Drodesera 2014 – SKILLBUILDING: skill 2 – “trasformazione”

Poliedrico, poliglotta ed eccentrico, va in scena dal 24 Luglio al 2 Agosto a Centrale Fies l’annuale appuntamento con Drodesera: appuntamento di spessore internazionale per le arti performative. Domenica 27 luglio, allo scattare della mezzanotte, andrà in scena la trasformazione del corpo di Jean-Luc Verna.

23.07.2014
Drodesera 2014 – SKILLBUILDING: skill 2 – “trasformazione”

L’edizione 2014 di Drodesera è all’insegna di SKILLBUILDING, un progetto che dà forma alla capacità delle arti di costruire capacità e competenze, tasselli attraverso i quali procedere alla (ri)costruzione di sé e del mondo che ci circonda. Palinsesto di incontro e confronto tra diverse forme espressive, il festival promosso da Centrale Fies coinvolge alcuni tra i principali protagonisti contemporanei delle arti sceniche e performative.

Investiti dall’energia di SKILLBUILDING, i diversi spazi di Centrale Fies trasformano il proprio spirito del luogo generando alterità percettiva e concettuale, e irrorando gli spettatori con una molteplicità di contributi espressivi. Esempio di quest’attitudine trasformativa – una vera e propria skill tra quelle che compongono lo SKILLBUILDING – è lo spazio della forgia, quest’anno sublimato nel Club Mould: luogo carismatico dedicato ai performer che hanno deciso di misurarsi con la forma concerto, i tour musicali e le date nei club notturni.  

Tra i protagonisti del Club Mould i visionari tribali Dewey Dell, Maria Roveran e gli Stag con la colonna sonora potente del film “Piccola Patria”, i VJ nutriti di musica e graphic design e arte digitale 2014 di Mara Cassiani feat. Team Paradiso e la all-ladies dance band Vecchio Merda che ama distruggere le cose e soprattutto spezzare cuori. Altra presenza di rilievo la formazione new black metal di Erna Ómarsdóttir e Valdimar Jóhannsson / Shalala cie, nuovo collettivo della coreografa e danzatrice islandese che ha conquistato il pubblico con le sue esibizioni potenti, eccentriche, ironiche e sempre intrise di immaginario horror, e che presenta a Centrale Fies un talk show sulla sua vita e un live musicale.

Allo scattare della mezzanotte di domenica 27 luglio, gli spazi della forgia saranno irrorati da una carismatica ed energetica presenza, scandita dalla voce dell’artista francese Jean-Luc Verna, accompagnato dal gruppo degli I apologize, ovvero dal suono e dalla musica di Gauthier Tassart e dalla batteria di Julien Tiberi.

Artista poliedrico e polimorfo, Jean-Luc Verna intreccia nei suoi lavori il disegno (la “spina dorsale” della sua opera), la musica, la fotografia, la scultura, l’arte performativa. Centro e palinsesto della sua azione artistica è il suo stesso corpo, trafitto e impresso da operazioni di maquillage e piercing che formano un insieme espressivo drastico e coerente. La passione per il mascheramento e per il travestimento lo porta a incarnare due aspetti della trasformazione: la trasgressione del genere e la trasgressione dell’apparenza imposta dal suo corpo. L’oscillare tra i generi (che sia travestito o meno), e tra ciò che lui era e ciò che desidera diventare, trasforma il suo corpo in un ensamble perturbante, un corpo abitato, immerso in uno stato intermedio tra la realtà (il suo corpo nel mondo che lo circonda) e il fantasma (del suo corpo nel relativo mondo fantasma).Drodesera-Jean-Luc Verna_I Apologise

La trasformazione del corpo è per Verna anche e soprattutto un atto di sublimazione: è la trasmigrazione dal maschile al femminile (con il “naturale” apporto della moda e delle sue fluttuanti e inafferrabili manifestazioni di rappresentazione delle identità), la mutazione della massa imperfetta in segno grafico assoluto e puro (un gesto che contrassegna un’appartenenza anti-tribale, piuttosto universale), il tatuaggio dell’arte-fuori-dal-tempo sovrimpressa sull’individuo-nello-spazio.

Dal punto di vista musicale, il lavoro di Verna mescola la storia dell’arte rock e della musica underground. “La mia vita – afferma l’artista – è cambiata in giorno in cui, da adolescente, vidi per la prima volta Siouxsie Sioux, ospite dello show televisivo Mégahertz, di Alain Maneval”. La sovrapposizione di generi e riferimenti opera nella musica del gruppo di artisti visivi e performers francesi un’azione di trasformazione analoga a quella che le arti visive e performative imprimono nel corpo del carismatico leader. Il corpo musicale generato dal gruppo è impresso di segni sonori e traslitterazioni armoniche, analogamente a quelli tatuati o incisi nel corpo fisico dello stregone-cantante. 

A SKILLBUILDING Verna e gli I apologize utilizzeranno il formato del concerto per offrire il proprio personale tributo alle grandi canzoni del repertorio post punk e new wave, mixandole e intersecandole con le proprie creazioni. Il risultato musicale e performativo dello spettacolo ha nel recente passato lasciato una forte impressione sugli spettatori di musei e spazi per l’arte di tutto il mondo, tra cui il Centre Pompidou e il Palais de Tokyo di Parigi (la città in cui Verna vive e lavora). I segni magico-musicali di Jean-Luc Verna e degli I apologize saranno un irresistibile invito a ognuno di noi ad abbandonare consueti punti di vista, e a concedersi alla trasformazione, come unico stato di certezza. Con ciò, siamo tutti avvisati.

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