Music

July 9, 2014

Chick Corea chiude Südtirol Jazzfestival 2014. Innovazione o tradizione? Jazz per tutti i gusti

Eugenia Postal
Si è chiusa questa domenica la settimana del Jazzfestival, certamente in grande stile, proponendo i nomi del celebre pianista e compositore Chick Corea e del contrabbassista Stanley Clarke, che hanno suonato per il pubblico altoatesino in duo.

Accolti da un numeroso gruppo di fan e di appassionati del genere, Chick Corea e Stanley Clarke si sono esibiti con una varietà di pezzi strabiliante durante l’ultima serata del Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2014, spaziando anche nel repertorio classico, con una maestria che appartiene davvero a pochi. Durante il loro show (hanno tenuto il palco per ben due ore) hanno regalato momenti di virtuosismo spinto, di atmosfera avvolgente e malinconica ed ancora di divertimento e leggerezza, anche grazie al loro umorismo e alla loro brillante capacità di intrattenere il pubblico. Corea tocca il piano come se fosse la cosa più naturale del mondo, incantando con cascate di note ed armonie sostenute da un groove eccellente, mentre Clarke si diletta con il contrabbasso come se avesse tra le mani un giocattolo, pizzica e tocca le corde con una passionalità estrema, cimentandosi a volte in assoli che rimandano alla tradizione del flamenco.Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2014 - Chick Corea e Stanley ClarkeChick Corea e Stanley Clarke, Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2014

Scelta davvero particolare, quella di accogliere lo spettacolo all’interno dello stabilimento della Leitner di Vipiteno, a mio parere un poco inappropriata come sede per un concerto di questo tipo: non tanto perché il jazz debba necessariamente essere catalogato come genere un po’ “fighetto” (passatemi il termine), quanto perché un per duo piano e contrabbasso mi sembra più adatto un ambiente da relax, caratteristica del tutto assente nel capannone della ditta di impianti.

In generale non sono state sicuramente deluse le aspettative per questo spettacolo, anche se forse tra le tante innovative proposte del festival, questa era probabilmente tra le più tradizionali. A tal proposito, vorrei spendere due parole sui concerti di giovedì cui ho potuto assistere. Splendida l’idea di unire l’esibizione di Fanny Lasfargues (già bassista della band Pipeline) alla mostra di Tatiana Trouvé, ospitata all’ultimo piano del Museion. Una visita guidata dalla direttrice Letizia Ragaglia ha raccontato le opere in esposizione alternandosi con la musica senza confini dell’esponente del collettivo Coax. Lo scenario suggestivo creato dalle installazioni dell’artista si è collegato alla perfezione con quello evocato dai suoni e dalle sperimentazioni della musicista.Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2014 - Let SpinLet Spin, Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2014

La serata è proseguita in un clima molto diverso, più casereccio e disimpegnato, al Ca’ de Bezzi con la band londinese dei Let Spin. Un pubblico davvero caloroso ha incitato e supportato con entusiasmo l’esibizione carica di energia dei quattro jazzisti dal sapore un po’anni ‘80. Tra i componenti del gruppo compare anche la bassista brissinese Ruth Goller, da anni trasferitasi a Londra, con all’attivo numerose collaborazioni con musicisti jazz di fama internazionale. 

Foto in alto: Fanny Lasfargues @ Museion, Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2014

Tutte le foto by (c) Eugenia Postal

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