Culture + Arts > Performing Arts

July 8, 2014

Bolzano Danza, Off-Stage e l’invasione dei chorea-corpi: la danza irrompe nel nostro quotidiano

Bianca Maurmayr
Come ogni anno da trent'anni, il Festival Bolzano Danza torna puntuale nella nostra città: in programma tra il 14 e il 26 Luglio, Bolzano Danza sarà anche quest'anno un'occasione per piccoli e grandi di scoprire e sperimentare l'arte coreutica, nelle sue più svariate forme.

Bolzano apre i suoi teatri, le sue palestre, tra i suoi siti più belli, ad un’invasione di corpi plasmati ad arte. Il lungo successo di Bolzano Danza dipende proprio dalla compresenza che essa offre ai dansomaniaques di corsi formativi con insegnanti di fama internazionale e spettacoli di compagnie piccole e grandi, appena avviate o già celebri. Il cartellone 2014 presenta una trentina d’insegnanti e 12 spettacoli, di cui 8 prime nazionali, di compagnie italiane, tedesche, olandesi, spagnole, brasiliane, francesi ed austriache. Mediterraneo, Mitteleuropa e Sud America si incontrano dunque, in una città che per tradizione è simbolo di intensi scambi culturali.

Quest’anno – come anche negli ultimi anni – il festival si arricchisce inoltre di esperienze danzanti dentro e fuori i teatri, nel tentativo di far avvicinare la danza quanto più possibile al grande pubblico ed evitare così di astringerla a una forma d’arte d’élite. Se nelle edizioni passate gli abitanti bolzanini erano abituati a vedere corpi di ballerine camminare per la città o precipitarsi da una palestra all’altra in sella a biciclette rosse, quest’anno dovranno anche adattarsi a presenze alquanto insolite, estranee.

Potrebbero essere i corpi sospesi, ammucchiati e avvinghiati di Willi Dorner, che con la sua performance site-specific Bodies in urban spaces, realizzata in collaborazione con il Südtiroler Kulturinstitut, mostrerà sabato 19 luglio alle h. 10.30 e 20.30, la relazione tra corpo, spazio e architettura cittadina. Potrebbero essere i vostri stessi corpi a plasmare la città, a inserirsi in interstizi e luoghi chiusi, a camminare sui muri o a stendersi su scalinate, dato che il principio di Dorner è quello di scegliere danzatori ospiti in loco, affinché possano indagare sull’ambiente urbano in cui vivono e dare un nuovo valore a luoghi cittadini che considererebbero altresì come anonimi. Rivivere lo spazio in maniera estemporanea, in una dimensione (anche riflessiva) nuova, questa l’esperienza che il coreografo austriaco ci farà attraversare.

Un’avventura simile sarà proposta anche dalla compagnia francese Ecart, residente a Nantes. Domenica 13 luglio alle h. 11.30 al Parco Mignone a Oltrisarco, Ecart ci presenterà La Flak, creazione del 2011, uno spettacolo itinerante, un percorso bianco puntualizzato da grandi bolle volanti e lunghi bastoni, mossi da due danzatori, un artista plastico e un musicista. Il pubblico è invitato a vedere, percepire e talvolta anche a provare questi strani oggetti, a sperimentarne la materia, a essere allo stesso tempo attore e spettatore della performance. La dimensione dello spazio – quello proprio, corporeo, e quello esterno, condiviso – è anche qui interrogato, in maniera onirica.

Un’altra performance urbana da non perdere sarà certamente quella proposta dalla compagnia giovanile della scuola professionale Epsedanse, situata a Montpellier e diretta da Anne-Marie Porras, da anni ospite di BolzanoDanza, in qualità di donna energica che trasmette con passione la sua danza ed entusiasma giovani e adulti, in primis, e in qualità di coreografa, in secundis.

Domenica 13 luglio alle h 17.30 al Parkhotel Holzner al Renon e martedì 15 luglio alle h. 21 al Parco delle Semirurali, potremo ammirare la coreografia sulle tre fasi della vita e della crescita M, di Gianluca Girolami, danzatore della Porras e insegnante presso la sua scuola.

Sarà possibile assistere a momenti di danza anche al Museion, dove Luca Trevisani e la compagnia romana mk di Michele Di Stefano – tra l’altro recentemente premiato alla Biennale di Venezia con il Leone d’argento – presentano il progetto Venerdì>Robinson, ispirato a Venerdì o il limbo del Pacifico di Michel Tournier, romanzo a sua volta legato alla figura dell’avventuriero Robinson Crusoe di Defoe. Si tratta di un’opera multimediale che accosta arts vivants e proiezioni video, articolata in quattro fasi : all’inaugurazione giovedì 10 luglio, alle h. 21, con il primo capitolo, Venerdì, seguiranno L’isola disabitata (giovedì 17), Recto/Verso (giovedì 24) e Physical Examination (giovedì 31). Il dialogo tra le due arti giocherà sulla distanza tra i corpi in movimento e le immagini, da attraversare ed interpretare. È un incontro costruttivo con l’alterità, un andare verso, un immergersi in un ambiente “ostile”, o comunque insolito, per dare luogo ad una compenetrazione tra corpo reale e immagine riflessa.

BolzanoDanza apre quindi i suoi spazi cittadini anche a ballerini non professionisti. Oltre all’invito a danzare una folle farandole in Piazza Walter, venerdì 18 luglio alle h. 21, il Festival ripropone l’affascinante concorso Danza in vetrina. Venerdì 11 luglio, 15 vetrine bolzanine saranno messe a disposizione e diverranno scena traslucida e ingombrata per brevi pezzi di danza; lo stesso concorso si svolgerà contemporaneamente a Treviso. Le sei performance delle due città giudicate come le migliori verranno riproposte il 18 luglio, per un’ultima battaglia a suon di passi e disegni coreografici.

BolzanoDanza ha anche pensato ai più giovani, con due eventi tra il gioco, l’invenzione e l’apprendimento. Nella notte tra sabato 19 e domenica 20 luglio, 15 bambini potranno sperimentare le bellezze del teatro con Marco D’Agostin, coreografo, danzatore ed interprete di diverse produzioni di Alessandro Sciarroni. Quest’ultimo, proporrà quindi loro lo spettacolo Joseph_kids domenica 20 luglio alle h. 10, in cui Michele Di Stefano cercherà la propria immagine in uno specchio/proiezione deformante. Lo spettacolo vuole trasmettere ai più giovani l’idea che i mezzi tecnologici che condizionano la nostra esistenza non sono solo medium esterni ed alienanti, ma possono essere anche veicoli di creatività.

Grazie a questa vasta scelta di eventi, passanti, residenti, pubblico di vario genere, danzatori saranno quest’anno invitati a s-muoversi, a riconsiderare le loro abitudini corporee e la loro relazione allo spazio esteriore, a riscoprire i luoghi amati attraverso un punto di vista instabile, in disequilibrio, sempre in movimento: quello del corpo del danzatore. Alla sua trentesima edizione, il Festival resta tutt’oggi un’esperienza formativa per amanti e professionisti della danza, nonché per il pubblico, di grandi e piccoli. 

Qui il calendario delle performance “off stage”www.bolzanodanza.it

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.