Music

July 4, 2014

Cronache dal Jazz. Invasione di musica nelle piazze altoatesine

Eugenia Postal

La settimana del Jazzfestival sta trascorrendo davvero in fretta e le piazze della provincia si sono riempite di musica e di concerti. La Francia quest’anno va per la maggiore, ma ciò non va di certo a scapito della varietà.

Lunedì scorso al parco delle Semirurali i giovani Pipeline hanno intrattenuto il pubblico del quartiere Don Bosco con una frizzante esibizione all’insegna del free jazz e dell’improvvisazione. Decisi ed accattivanti, a momenti il loro stile sfocia verso il punk e lo stoner anni ’90. Due i bassisti, uno al contrabbasso ed una al basso elettrico super-effettato, giocavano tra loro e con i suoni; accanto a ognuno di loro un tavolinetto, stile quello che trovi dal dentista, carico di oggettini vari, adibiti alla tortura dello strumento…già perché gli strumenti li hanno praticamente picchiati e se avessero potuto avrebbero chiamato loro stessi il centro anti-violenza!!!Suedtirol Jazzfestival Alto Adige - Pipeline - franzmagazinePipeline

Mollette sulle corde, spazzole, bacchette, ma anche oggetti vari in metallo; sulle corde di quei poveri strumenti ci hanno buttato davvero di tutto. Personalmente ogni tanto mi ha fatto male vedere tanto accanimento, ammetto però che il risultato era davvero particolare. Assieme al sassofonista, mente creatrice del gruppo, ed al batterista, hanno alternato pezzi più aggressivi a brani dall’atmosfera sentimentale e melanconica. I quattro giovani musicisti hanno saputo catturare il pubblico, che devo dire ha risposto in modo davvero positivo alle sperimentazioni, ma anche alla passionalità del gruppo. E forse, perché no, una parte del merito bisogna darla anche al bellissimo scenario all’anfiteatro del parco, cosparso di candele colorate.Suedtirol Jazzfestival Alto Adige - Pipeline - franzmagazinePipeline

Martedì sera ho saltato appuntamenti jazz, ma eccomi di nuovo al mercoledì con un doppio appuntamento: ieri al Museion si è esibito Julien Desprez, chitarrista anch’egli francese fondatore di un collettivo musicale a Parigi, il Coax, che come regola ha il non avere regole, scusate il gioco di parole… La sua musica può dirsi al limite del comprensibile, anzi sinceramente mi sono sentita alquanto dilettante nell’affrontare la sua esibizione, per cui non voglio nemmeno esprimermi in un giudizio estetico, posso solamente dire che mi colpito. Solo, Desprez, con la sua Fender bianco panna, l’amplificatore e qualche effetto. Non c’è ritmo, non c’è melodia, che possa essere davvero codificata nella sua musica, ricorda più che altro l’elettronica sperimentale d’avanguardia.Suedtirol Jazzfestival Alto Adige - Didier Levallet Quintet - franzmagazineDidier Levallet Quintet

La serata è proseguita in piazza Walther con il Didier Levallet Quintet. Purtroppo il tempo non era dei migliori e la temperatura non ha certamente invogliato i bolzanini a mettere il naso fuori casa; ciononostante un entusiasta pubblico di appassionati ha accolto il gruppetto, ancora una volta proveniente dalla terra della baguette, guidato dal leggendario contrabbassista Didier Levallet. Al suo seguito il batterista François Laizeau e tre giovani donne alla sezione dei fiati, Céline Bonacina al sax, Airelle Besson alla tromba (che ha suonato anche all’apertura del Festival assieme a Peirani) e Sylvaine Helary al flauto traverso. Decisamente più tradizionale il loro spettacolo, perlomeno rispetto a quello pomeridiano, ma non per questo meno emozionante; forte la sintonia tra batteria e contrabbasso, hanno saputo dare il giusto risalto e lo spazio meritatissimo alle tra intraprendenti jazziste che non si sono risparmiate davvero, soprattutto nelle improvvisazioni soliste.

La settimana continua anche questa sera, con tanti appuntamenti a Bolzano, Brunico e Tirolo. E quindi tutti fuori, l’invasione del Jazz prosegue…

Photo by Eugenia Postal – foto in alto: Pipeline

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