Riqualificazione Parco di Piazza Vittoria, gli studenti di design sono al lavoro

Quanto sia delicato per Bolzano il tema Piazza della Vittoria, col suo oneroso portato storico-simbolico e l’infinito strascico di polemiche ad esso collegato, è inutile sottolinearlo. Sarà per questo che l’idea di mettere in mano agli studenti dell’Università il futuro del parco vicino al monumento – in vista anche dell’imminente apertura del sottostante Centro di documentazione – appare tanto forte quanto innovativa. Una scommessa coraggiosa da parte della politica; una sfida intellettuale-progettuale a dir poco stimolante colta prontamente dall’Università e trasformata in opportunità didattica di alto profilo; un’occasione preziosa per sperimentare le potenzialità di una collaborazione concreta e fattiva tra Comune e LUB: il Comune acquista ad un prezzo contenuto (6.100 euro, Delibera della Giunta Comunale del 4 giugno 2014 ) un pacchetto di progetti e di visioni qualificate che riguardano uno dei centri nevralgici della città; l’Università mette in gioco le conoscenze e le competenze degli studenti-progettisti-di-domani, trasformandosi in laboratorio di idee al servizio della città. Uno scenario che si configura, perlomeno sulla carta, come “win-win”: dipenderà poi tutto, in ultima analisi, dalla qualità delle proposte progettuali che verranno alla fine messe in opera.Frutto dell’iniziativa politica dell’Assessora all’urbanistica Maria Chiara Pasquali, l’accordo tra Comune e Libera Università di Bolzano prevede l’incarico agli studenti della Facoltà di design (afferenti al laboratorio di progettazione “Design Erzählt Geschichte” coordinato dal professor Kuno Prey) per lo sviluppo di nuovi concetti e visioni nell’ambito della riqualificazione del Parco di Piazza Vitoria e dei portici di Corso Libertà. I progetti degli studenti – al lavoro su questo incarico a partire da marzo – saranno esposti il 17-18 giugno presso la Facoltà di design (dalle ore 10 alle ore 21) e poi esaminati da parte dell’Assessora Pasquali e dei suoi tecnici. L’impegno da parte del Comune è, quindi, quello di realizzare uno o più progetti tra quelli presentati.Durante questi mesi di laboratorio gli 11 studenti (due soli gli altoatesini, gli altri provenienti dal resto d’Italia e dalla Germania), lavorando a coppie o individualmente, hanno sviluppato complessivamente 10 diversi progetti. “Il laboratorio” – sottolinea il responsabile del laboratorio, il professor Kuno Prey – ha simulato l’attività di un vero e proprio atelier. A partire dall’analisi dell’area, dei suoi significati e dei suoi percorsi d’uso abituali, i ragazzi hanno sviluppato le loro idee progettuali cercando di interpretare al meglio la richiesta del committente”. Per fornire all’attività progettuale una base solida, la fase di analisi si è sviluppata principalmente attorno a quattro dimensioni fondamentali:

• dimensione storica: l’area d’intervento è dominata dalla presenza di un monumento di grande valenza storico-simbolica, in che modo relazionarvisi?
•dimensione urbanistica: l’area d’intervento si situa al centro dell’asse che congiunge Piazza Gries e Piazza Municipio, la “città italiana” e la “città tedesca”, come valorizzare questa “centralità” e questa sua funzione di “cerniera”?
• dimensione sociale: l’area d’intervento pur non configurandosi come una vera e propria piazza rappresenta un importante snodo relazionale, come sviluppare questa vocazione “sociale”?
• dimensione commerciale: l’area d’intervento si colloca al principio di un importante “centro commerciale naturale” (i portici di Corso Libertà) composto da una fitta rete di piccoli negozi “indipendenti” non legati alle grandi catene di distribuzione, come dare maggiore visibilità a questa attività?Nel tentativo di interpretare al meglio tali questioni, gli studenti hanno potuto contare nelle diverse fasi di sviluppo, oltre che sul confronto costante con il coordinatore del progetto Kuno Prey, anche sulla consulenza di altri due ricercatori dell’Università di Bolzano: Alvise Mattozzi (sociologo e semiologo, specializzato in analisi del design degli oggetti) e Martin Luccarelli (designer specializzato in tecnologie produttive e dei materiali). Nel mese di aprile, inoltre, i progettisti hanno avuto modo di compiere un viaggio studio di quattro giorni a Berlino, città che forse più di ogni altra ha saputo fare i conti – anche da un punto di vista architettonico-urbanistico – con il proprio ingombrante passato.Come risultato di queste riflessioni, i progetti degli studenti si presentano molto diversificati tra loro: si va da interventi puntuali di arredo urbano, a interventi più organici e impattanti, fino a interventi più critici-provocatori dal forte valore simbolico. Ogni progetto sarà presentato all’Assessora Pasquali accompagnato da una stima orientativa dei costi, così da agevolare la valutazione degli interventi anche dal punto di vista finanziario. Appuntamento, dunque, il 17 giugno per la presentazione ufficiale dei progetti: possiamo assicurare, se ne vedranno delle belle!

Foto: Matteo Vegetti – franzproduction