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June 5, 2014
Nasce KRONE: spazio indipendente per le arti contemporanee
Anna Quinz
Ciao ragazzi, partiamo dall’inizio. Chi e cosa è KRONE?
Con KRONE si identificano sia uno spazio di produzione artistica e culturale che anche il gruppo di persone che in questo spazio operano: Cornelia Lochmann, Elisa Grezzani, Massimiliano Gianotti e Paolo Fenu+Zolferino. Lo spazio è situato all’interno dell’EX MEBOCENTER, un edificio nato per essere il primo centro commerciale di Bolzano ma che non ha mai avuto questa funzione ed è rimasto quasi interamente inutilizzato nel tempo. KRONE è perciò anche un progetto di riqualificazione di uno spazio attraverso processi creativi e culturali.
Perché il nome KRONE? Cosa mi rappresenta?
Lo spazio è situato alle pendici dello storico castello “Sigmundskron” e si inserisce attraverso il suo nome nel contesto urbano che lo circonda. Il termine KRONE poi lo intendiamo anche nel suo significato simbolico di forza e unione: crediamo infatti nella potenza dell’arte e della creatività.
Quale la mission e l’idea in più che sta dietro a questo progetto?
L’idea che sta dietro a questo progetto è quella di creare uno spazio nuovo e indipendente dove discipline artistiche differenti possano incontrarsi sia a livello produttivo che espositivo. La missione che ci siamo posti è quella di dare vita ad una piattaforma per l’arte contemporanea che non vuole porsi in aperta concorrenza con realtà cittadine già esistenti ma piuttosto relazionarsi con queste creando nuove occasioni di incontro e scambio tra artisti, galleristi, collezionisti e amanti dell’arte in un contesto informale.
Perché utilizzare uno spazio periferico come l’EX MEBOCENTER? Quali vantaggi, potenzialità ha? Quali eventuali difetti?
La scelta di inserire il KRONE all’interno di un edificio come l’ EX MEBOCENTER è stata fatta innanzitutto per la grande disponibilità di ampi spazi non utilizzati, ma anche per una necessità, come artisti e operatori culturali, di riqualificare attraverso la pratica creativa una cattedrale nel deserto, uno dei tanti fallimenti del sistema economico.
Oltre agli spazi, i vantaggi dell’ EX MEBOCENTER sono quelli di essere ottimamente collegati con il resto della città e della provincia, tanto che non si può ben parlare di una vera e propria periferia.
La zona è infatti collocata in un punto strategico (si pensi alla destinazione dell’edificio), che collega la città di Bolzano con Merano attraverso la superstrada Mebo e la linea ferroviaria (antica stazione di Ponte d’Adige – Sigmundskron), con Oltradige tramite la pista ciclabile e con il centro città mediante una linea bus urbana (9). Un altro vantaggio sta nel fatto che non essendo di interesse economico le spese di gestione dello spazio sono tali da poter essere sostenibili per chi vuole operare in maniera indipendente da contributi pubblici. Non potendo essere destinato ad attività commerciali è di sua natura protetto da interessi puramente speculativi che in questi tempi stanno mettendo a rischio spazi altrimenti destinabili alla comunità e alle sue forme di condivisione.
I difetti, invece, sono quelli di una situazione generale: così come l’EX MEBOCENTER in città e provincia ci sono tantissimi luoghi carichi di potenzialità creative o culturali ma che essendo abbandonati a se stessi sono destinati al degrado che naturalmente colpisce qualsiasi architettura non vissuta e priva di manutenzione.
Di spazi e di persone che si occupano di arte – anche in Alto Adige – ce n’è in abbondanza, pure troppi a volte. Perché mettersi in gioco proprio su questo, cosa potete dare in più e cosa ne pensate del sistema arte locale?
Come giovani artisti rientrati in provincia dopo gli studi, o giunti a Bolzano da qualche anno, ci siamo ritrovati ad avere necessità di un luogo spazioso ed economico dove proseguire la nostra ricerca formale e che ci permettesse senza troppi intermediari di entrare in contatto con un possibile pubblico tramite esposizioni periodiche.
Gli spazi espositivi presenti a Bolzano, pur essendo belli, eleganti e centrali non riescono a soddisfare le nostre esigenze di sperimentare sia nel linguaggio formale che nella scelta dei contenuti che a volte potrebbero non essere in linea con le aspettative medie del pubblico bolzanino.
Il valore che KRONE da in più ad una realtà già abbastanza ricca (e a volte satura) di proposte artistico culturali già definite sta nel suo essere non classificato e classificabile: KRONE infatti non è una galleria, non è un museo e non è un semplice atelier aperto solo a chi ci lavora. Per noi KRONE vuole essere un work in progress, un’art factory, una piattaforma indipendente e uno spazio espositivo autogestito.
Vista la sua ampiezza, si tratta di ben 220 m2 di spazio aperto e il suo carattere di cantiere, KRONE già si differenzia dalle altre realtà presenti sul territorio. Lo spazio si presta non solo per conferenze, incontri, e mostre di arti visive ma anche a progetti performativi (teatro, danza, performance) e musicali, ponendo quindi le giuste condizioni per un incontro trasversale delle più svariate forme espressive.
Finché il sistema dell’arte locale come il sistema culturale in generale rimarrà legato alle dinamiche di finanziamento pubblico massiccio non potrà mai essere libero dalla rappresentanza politica e di gruppi linguistici, di conseguenza Krone vuole dare la possibilità a giovani menti creative locali e non di esprimere i propri contenuti in piena autonomia e senza necessariamente dovere qualcosa a qualcuno.
Progetti futuri? Come si svilupperà KRONE?
Intanto l’apertura. Incrociamo le dita!
A questa esposizione vorremmo ne seguissero periodicamente delle altre, magari in collaborazione con artisti ospiti: sogniamo una forma di artist in residence aperta anche ad artisti provenienti dall’estero. Ci piacerebbe che di base KRONE mantenesse sempre il suo carattere di art factory come luogo di produzione e officina rispetto a quello espositivo… chissà che nei prossimi tempi non si attivino progetti simili al +1 dell’ EX MEBOCENTER. Nel futuro di KRONE vediamo una parte dello spazio adibito ad archivio cartaceo e digitale che raccolga portfoli e curriculum di giovani artisti presenti sul territorio e non solo ad uso di artisti, collezionisti, galleristi e operatori dell’arte in generale. Infine, uno dei prossimi traguardi sarà la realizzazione e pubblicazione della nostra web site, che prevediamo per l’autunno.
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