Food

April 19, 2014

Tipical Tipps #21. Che fare con il rafano

Stefano Cavada

Avete colorato le uova? Avete composto i cestini con raffia, pulcini e coniglietti? La pasqua si avvicina il che vuol dire solo una cosa. Cioccolato! Mmm… Però c’è da pensare anche al menù di Pasqua. L’anno scorso ero a Londra. Quest’anno sono qua a casa e mi sono avvalso del potere decisonale per quanto riguarda il menù.

Non so voi, ma a casa mia l’antipasto Pasquale per antonomasia è il prosciutto arrosto, asparagi e salsa al rafano. Sempre comprata. Che noia! Quest’anno la salsa la faccio io!

Mi sono munito di rafano. Per chi non lo sapesse è una radice. È anche semplice da coltivare e non richiede grandi attenzioni. In Alto Adige è parecchio conosciuta, come in Inghilterra dove viene sfruttata allo stesso modo. Meno nel resto d’Italia.

Potrà sembrare una radice innoqua a vedersi (al palato è parecchio piccante). Eppure racchiude parecchie proprietà benefiche. Depura l’apparato respiratorio. Contiene della buona vitamina C, è antibiotico e aiuta a far passare il mal di testa causato da una digestione non proprio corretta. Chi l’avrebbe mai detto?

Non posso non proporvi la classica salsa al rafano da accopmagnare ad arrosti di carne o prosciutto di Pasqua. Grattugiare la radice pulita. Per 4 cucchiai di rafano grattugiato aggiungere un cucchiaino di sale, uno di zucchero e 2 di senape. Aggiungere aceto fino ad ottenere una consistenza cremosa. Il gioco è fatto!

Per un tocco particolare che stuzzica il palato aggiungere il rafano grattugiato al vostro purè di patate. 

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