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April 11, 2014

28° Bozner Filmtage daily Report: day I & II

Anna Quinz

Come ogni anno, durante i primi giorni di Bozner Filmtage, si scaldano i motori.
Gli ospiti iniziano ad arrivare, la giuria prende confidenza con gli spazi, gli organizzatori hanno ancora addosso l’ansia sana degli inizi, il pubblico entra nel giusto mood. Se poi fuori splende il sole, come ieri e oggi, tutto questo si fa con un sorriso, passando felicemente dal buio della sala cinematografica ai raggi caldi e luminosi che picchiano su via Dr. Streiter. 

E così è stato.

Highlight di queste prime ore festivaliere, l’arrivo della star di quest’anno: Mario Adorf, che come è arrivato a pochi passi dal Filmclub, è stato subito assalito da fotografi, televisioni, fan a chiedere autografi. Il duro destino dei grandi. A lui in questa edizione è dedicata una serie di proiezioni speciali, che riportano il pubblico alla scoperta delle gesta cinematografiche del noto attore tedesco che tanto lavorò anche in Italia.  
A lui è stata dedicata la proiezione clou della serata di inaugurazione, quella – per capirci – che segue i discorsi ufficiali di organizzatori e partner – con il film Der lezte Mentsch (e la proiezione di metà pomeriggio giovedì con Il delitto Matteotti di Florestano Vancini).

mario adorfLa giornata di mercoledì ovviamente è state per noi di franz particolarmente emozionante, visto che la sala piena per la proiezione di Insiders-Outsiders, il nostro primo documentario co-prodotto ci ha riempito di orgoglio. 

Giovedì 10 molti i film in concorso proiettati, come anche i corti della sezione NO WORDS che vede lo Short Film Festival integrarsi perfettamente nella programmazione dei Filmtage. 

Altro momento – lungo a dire il vero – cruciale per la giornata è stata la proiezione del grandioso  L’altra Patria – Cronaca di un desiderio di Edgar Reitz: 4 ore filate di film, che nonostante durata, bianco e nero e tematica non certo leggera (è la storia di un ragazzo che lascia la misera Germania di metà ’800 in cerca di un futuro migliore nel lontano Brasile), non spaventa l’attento pubblico festivaliero che non cede e occupa la sua poltrona fino alla fine. 

In tutto questo, i nostri amati organizzatori hanno fatto il loro perfetto dovere di padroni di casa: Martin (kaufmann) sempre emozionato ed evidentemente felice, Antonella (Arseni) e Helene (Christanell) sempre bellissime ed eleganti (la prima tacchi alti d’ordinanza la seconda stivaletti blu e pantaloni a pois), Andrea (Abolis) rigorosamente in nero e sempre cordiale con tutti. 

E sempre in tutto questo, io, Kunigunde e gli altri della franz crew come ogni anno da qualche anno ormai, ce ne siamo state nella nostra franzplatz, a documentare – a mezzo franzmagazine, social network e youtube live streaming – tutto quello e tutti coloro che abbiamo visto passare di qua [ovviamente continuate a seguire i nostri live, direttamente da qui].

In generale, comunque, come sempre da queste parti si respira una bell’aria. Il festival riesce sempre a catalizzare l’attenzione e l’affetto di pubblico storico, nuovi spettatori, appassionati e curiosi, di ogni genere ed età. Il che è una bella cosa, non sempre facile da raggiungere, da queste parti. 

Con il doveroso cocktail di fine giornata al Capitol Cafè e un concerto nel passage dell’Hotel Luna, si concludono i giorni di riscaldamento motori dei 28° Bozner Filmtage. 

 

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