Culture + Arts > Performing Arts

January 29, 2014

Altri Percorsi + Centrale Fies: quando la contemporaneità è tutta dentro il teatro

Anna Quinz

Tornano anche quest’anno. Perché ormai senza non si può più stare. Sono gli Altri Percorsi, la ricognizione annuale del Teatro Stabile sui nuovi linguaggi, le nuove forme, i nuovi modi del fare e pensare l’arte scenica.

A me gli Altri Percorsi piacciono sempre un sacco. Io che di teatro mi nutro come dei biscotti a colazione, ogni volta grazie agli Altri Percorsi conosco, scopro, imparo. E ritrovo cose e persone che amo, vedo nuove prospettive che non mi aspettavo, incontro teatranti giovani e pieni di quella carica esplosiva che solo chi mette ogni millimetro di sé in quel fa può avere e apro sempre un po’ di più i miei personali orizzonti. E poi mi piacciono soprattutto gli Altri Percorsi perché – se anche io giro e vado di qua e di là per vedere il teatro nuovo – mi permette di adagiarmi a una certa sana pigrizia, mista a orgoglio territoriale: Bolzano, stai serena – mi viene da dire – se nono vuoi andare al teatro di ricerca, gli Altri Percorsi portano il teatro di ricerca a te. E poi non hai più scuse, però.

lingua imperiSe poi gli Altri Percorsi intrecciano i loro destini con quelli di Centrale Fies, beh, nulla di più si può desiderare per una “stagione off” di teatro in città.

Che io ami la crew di Fies è cosa nota, non mi ripeterò. Dirò solo che tre dei quattro spettacoli proposti dagli Altri Percorsi 2014 arrivano proprio da lì, da quella fucina della contemporaneità che sta dentro alla Centrale di Dro.

I dettagli sugli spettacoli verranno, intanto però c’è un appuntamento importante da non perdere: giovedì 30 gennaio, Museion, ore 19.30. Aprite l’agenda, cartacea o digitale che sia e segnate.

lingua imperiQuel giorno in quel luogo e a quell’ora, insieme al direttore del Teatro Stabile di Bolzano Marco Bernardi, i producers di Centrale Fies Dino Sommadossi e Barbara Boninsegna presenteranno – in un aperitivo informale promosso dagli amici di Museion – la loro attività, il loro universo, la loro centrale del cuore, le persone che la popolano, gli artisti che le danno l’energia propulsiva necessaria per essere ciò che è e sarà.

Una volta quelli di Fies hanno scritto una cosa su facebook (mezzo di comunicazione che maneggiano come pochi altri, con maestria, eleganza, potenza. E non è cosa facile, credetemi). Il succo più o meno era questo: noi conosciamo un’unica modalità di lavoro, che è quella del cambiamento.

be normalEcco, mi pare emblematico, per raccontare chi sono e cosa fanno e perché è bello ospitarli a Bolzano a Museion prima e al Teatro Stabile poi. Perché quel che ci mostrano (per esempio tre spettacoli teatrali di rara intelligenza e acutezza e forza ed energia) ora è destinato a cambiare, a diventare presto altro, in un’instancabile ricerca e tensione verso ciò che è contemporaneo oggi, ma che magari non lo sarà più già domani.

[La rassegna Altri percorsi partirà il 12 febbraio con “Muori” di Codice Ivan; si prosegue il 15 febbraio con "NIP" di Macellerie Ettore (unico spettacolo in programma che NON è prodotto da Centrale Fies ma è il vincitore del premio nuova_scena.tn promosso dal CSC – Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e dal Teatro Stabile di Bolzano); poi ancora il 12 marzo con "L.I. Lingua Imperii" di Anagoor; e infine "Be Normal!" Di Teatro Sotterraneo il 16 aprile]

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.