Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll #31. Conigli diabolici

“Mammaaaa!” – in genere i figli urlano dalle rispettive stanze perché, diciamolo, alzarsi dalla sedia è una fatica immane per un adolescente, e poi bisognerebbe togliere gli auricolari dalle orecchie e abbassare la musica…
“Mammaaa, ma è vero che Hitler, prima della caduta di Berlino, sposò nel bunker la sua amante, Eva… Kant?”
“Comeee??? Eva Kant?!? – penso io. Ecco qui: quando la storia si fonde con il fumetto. In effetti, Hitler era molto “diaboliko”, il discorso non fa una piega. Certo però che confondere Eva Braun con la moglie di Diabolik… Ma sì, può essere un lapsus involontario, un file impazzito nel minestrone di informazioni che coabitano nella testa di una teenager… Il cervello funziona così: fa collegamenti involontari per assonanze… “pesca” nel proprio background culturale, ed ecco venire fuori Eva Kant, moglie di un Hitler molto diaboliko.

La cosa non mi stupisce, è capitato in un certo senso anche a me. Prendete ad esempio un gruppo di donne di mezza età, date loro un foglietto e una penna, e proponete loro di fare questo gioco: scrivere di getto una parola (la prima immagine suggerita dal cervello) che abbia un nesso logico con la parola “coniglio”. In molte scriveranno “alla cacciatora” o penseranno al ”Coccolino ammorbidente concentrato”, oppure alla parola “Denti”: dentista da pagare. Alcune forse, come me, penseranno al rock ed al live dei Little White Bunny di venerdì 17 gennaio al Pippo Stage. Il Marito ed io ci siamo fiondati, il Figlio invece, da quando è entrato nelle scuole superiori, ci snobba e diserta i luoghi dove sa di incontrarci. Ma proprio da lui avevo avuto la notizia, in anteprima, del disco in uscita dei Bianconigli! Un buon inizio per un 2014 in musica.

Diciamolo: la serata di presentazione del nuovo EP dei Little White Bunny intitolato “Super Unicorn Cheesburger” è stata una vera festa per il mondo underground bolzanino. C’erano tutti – quelli che contano e non – i musicisti di altri gruppi, tra i quali la bassista dei Peggy Germs vestita da coniglio: tutti lì, in prima fila, a sentire cosa è saltato fuori dal cappello a cilindro dei Bunnies.

Mia madre sostiene che più un coniglio è vecchio più la sua carne risulterà dura anche se cucinata a lungo. Anche i Bunnies sono “invecchiati” e il loro sound è sempre più duro, nel senso buono della parola. E la cosa più bella è che è un sound dall’impronta riconoscibile. I Bunnies hanno iniziato il concerto proponendo i pezzi conosciuti al pubblico, tratti dal LP hOle, per poi arrivare alla nuova produzione. Il clou della serata è stato sicuramente il momento della proiezione del video del pezzo trainante dell’EP, quel “Jessica Fletcher is good for fishing”, già eseguito live l’anno passato, e urlato un po’ da tutti sotto il palco, quasi fosse un inno da stadio.Ecco la sorpresa del video: il cantautore contadino Oscar Ferrari, senatore senza seggio del Partito per Tutti, appare quale attore principale nel videoclip musicale dei Little White Bunny. Una scelta da “politico” USA? Non sono forse i candidati alla presidenza USA che spesso vengono filmati in prove di canto o di ballo? Un modo come un altro, forse, per risultare simpatici e più vicini all’elettorato. Che la “moda” sia arrivata anche qui? Eppure non è certo tempo di elezioni! Sarà stato forse un caso, che qualche giorno più tardi un politico in carica, il sindaco di Bolzano, si sia esibito sul palco con i Cababoz? Che abbia preso esempio dal Ferrari? Nel simpatico video dei Bunnies, comunque, non c’è solo l’Oscar cantautore demenziale: il video è pieno di colleghi rockettari.  Si devono essere divertiti un “botto” a farlo.

Ad ogni modo, una serata simpatica. Sapete che vi dico? Secondo me il nuovo EP dei Little White Bunny “Super Unicorn cheesburger“ (prontamente acquistato a solo 6 euri) è da mangiare tutto d’un fiato… Conigli diabolici!