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January 21, 2014

HomeGrown Reviews: Carrie – lo sguardo di satana

Andrea Beggio

Titolo originale: Carrie  – lo sguardo di Satana 

Regista:  Kimberly Pierce

Di cosa parla:

E’ la storia di una liceale americana che, a causa dell’educazione repressiva della madre affetta da PCA (personalità cattolica abnorme), vive un’adolescenza all’insegna della preghiera, dell’emarginazione totale da ogni rapporto con i suoi coetanei. Il suo carattere è ovviamente schivo e le uniche sue esperienze sono legate alla derisione da parte dei cosiddetti normali (e quando si parla di liceali americani il livello dell’asticella si abbassa di almeno 20 tacche). Schiacciata quindi fra la mediocrità edonista da un lato e la psicopatologia religiosa dall’altro, la ragazza la ragazza reagisce, ma  … …. …

Cosa spacca:

In un saggio dal titolo Stelle su misura, Adorno analizza i diversi aspetti che riguardano l’astrologia e nel fare questo si imbatte in due inquietanti varianti del fenomeno. Da un lato l’astrologia per i folli cultori della divinazione, dall’altro quella per tutti gli altri.

La prima è pura irrazionalità nonsense, la seconda, ossia quella degli oroscopi dei quotidiani, altro non è se non un’ ideologia dell’obbedienza e dell’omologazione sociale travestita da divinazione.

E’ questo il campo da gioco per Carrie: la follia settaria della madre e quella ordinaria e vuota dei suoi compagni di classe.

Si tratta quindi di una moderna caccia alle streghe, come metafora dell’eliminazione del diverso (spesso più sensibile e più dotato) per assicurare la tranquilla riproduzione del mediocre, beh!, un po’ quello che succede dappertutto e in ogni epoca.

In una situazione del genere anche frate indovino diventerebbe un adoratore del male!!

Cosa fa schifo:

Chi detesta le storie ambientate nei college americani potrà riempire questa sezione a piene mani…

Menzione speciale:

Un remake utile per dare una ripulita all’estetica da B-movie anni ottanta che caratterizza buona parte delle pellicole ispirate ai romanzi di Stephen King (e purtroppo Brian de Palma non fa eccezione).

Consigliato a chi …

La storia si sviluppa in crescendo, non è un reality horror che ogni tot fotogrammi ti spaventa (anche a cazzo di cane) con qualche oggetto che cade… quindi fate un po’ voi… per esempio ad esemplari con pantaloni molli sopra e stretti sotto e che scrivono sms ad una velocità doppia rispetto a quella (lentissima e zoppicante) di lettura, consiglierei qualcosa di meno impegnativo :-P

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