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October 3, 2013

Che cosa hanno in comune un bretzel e la fontana ai banchi del pesce?

Anna Quinz

Io con la matematica ho sempre avuto un rapporto conflittuale. Neanche una relazione aperta, proprio un divorzio bello e buono, dichiarato ancora prima dell’unione di fatto. L’anno di maturità ho venduto il libro di matematica a marzo, tanto sapevo che all’esame avrei fatto scena muta. Ancora oggi faccio i conti con le dita e sogno il ritorno glorioso del pallottoliere. Aprire una tabella exel mi fa venire l’orticaria fulminante e non ho mai ben capito cosa ci sia di così emozionante nei numeri e nelle operazioni che con essi si possono fare. Sono un’umanista, allergica a calcoli e misure. Ognuno ha il suo destino e deve farci i conti (mannaggia, che lo si voglia o no, i conti da fare sono ovunque, è un’invasione matematica!!).

Però stamattina mentre ancora un po’ assonnata venivo in ufficio ho notato sulla strada di ogni giorno una presenza nuova. Al Fischbanke, noto locale bolzanino creato tra i vecchi banchi del pesce, noto un cartello con un’immagine che mi pare azzeccarci poco con il contesto: un brezel. Ovviamente (forse per il buco nello stomaco abituale di una che si ostina a non fare mai colazione), l’immagine mi ha attirato come una calamita al gusto di brezel. Mi sono avvicinata e ho scoperto che quel cartello era parte di una serie di cartelli sparsi per la città di Bolzano, che raccontano per piccoli esempi – udite udite – la matematica. Il primo istinto è stato di scappare, vabbé la fame, ma la sola parola matematica mi chiude irrimediabilmente lo stomaco.. poi però sono rimasta ancora un attimo lì, ho letto tutto e ho capito con semplicità (altro che la mia prof al liceo) alcune “cose matematiche” che legano un brezel al banco dei pesci. 

Il cartello fa parte di un progetto che si chiama MIC – Matematica In Città ed è un progetto semplice semplice ma carino di avvicinamento alla matematica (che impresa signori, chapeu per il coraggio) e ai suoi misteri attraverso un percorso nella città, che mette in dialogo regole numeri e formule con palazzi, ponti e perché no, brezel.

Il progetto è naturalmente indirizzato principalmente ai bambini, anche perché il linguaggio usato è semplicissimo ed elementare, ma anche noi “infanti matematici” possiamo trovare qualche spunto, sopratutto se la nostra conoscenza della materia è pari a quella di un frequentatore della prima elementare. Per esempio che Museion si ispira a un ipercubo. Già solo questo mi piace, l’idea dell’ipercubo. 
E così, pensando a ipercubi  che si incontrano con brezel volanti, arrivo in ufficio, inizio un’altra giornata, con qualche nozione matematica in più e d’ora in poi con mio nipote che fa la seconda elementare, potrò confrontarmi ad armi pari.

http://www.matematicaincitta.bz.it/

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