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September 12, 2013

7 agosto 1960, Bolzano

Roberto Tubaro


 Il nuovo governo socialista sudtirolese ha avviato ieri il processo di nazionalizzazione di tutte le proprietà straniere presenti sul territorio altoatesino. Il Primo Ministro Vigl Kastrum ha annunciato che le prime proprietà espropriate saranno quelle delle principali compagnie statunitensi. Immediata la risposta del Vice Presidente americano Richard Nixon, il quale ha dichiarato che “nonostante Kastrum non sembri essere comunista ma soltanto un po’ naïf, l’esproprio delle nostre proprietà in Sudtirolo è un affronto che il Presidente Eisenhower non accetterà. Stiamo valutando un embargo commerciale nei confronti dell’Alto Adige.” Gli statunitensi attualmente controllano gran parte delle produzioni altoatesine: mele, vino, centrali elettriche, produzione di speck e, soprattutto, il latte, con la Milk, la grande multinazionale fondata nel 1957.

Questo non sembra preoccupare Vigl Kastrum che promette già due fette di speck a testa al mese, una bottiglia di latte alla settimana (la Milk da ora in poi si chiamerà Mila), una bottiglia di vino a testa all’anno e la scuola bilingue gratis per tutti. Grande novità giungerà per quello che riguarda la raccolta differenziata: verrà creata la figura del differenziatore,  un lavoratore con il compito di andare di casa in casa a differenziare i rifiuti prodotti ponendoli in un grande sacchetto differenziatore. Per questo motivo Kastrum può essere chiamato Padre del Sacchetto Sudtirolese.

La rivoluzione ha senza dubbio cambiato radicalmente i nostri modi di concepire quella che, fino a poco tempo fa, era una piccola provincia in conflitto tra un’italianità non digerita e una tredeschità mal giudicata. Ernst “CE” Gewar ha fatto leva proprio su questo conflitto interno per importare le sue idee rivoluzionarie all’interno della popolazione altoatesina. Quindi, mentre nel novembre del ’57 Silvius Magnago era intento a organizzare la manifestazione al Castel Firmiano sotto il grido di Los von Trient, Gewar e Vigl Kastrum entravano in Alto Adige assieme ad altri 80 combattenti rivoluzionari su di un grosso camion chiamato Oma (nella foto il guado del Torrente Talvera. In prima fila da sx a dx: Vigl Kastrum, Giulio Pappaleone, Ernst CE Gewar, Julius Mancuso e Robert Tauber). L’obiettivo era proprio quello di costruire finalmente una società egualitaria secondo i principi marxisti, in modo da non avere più problematiche tra i diversi gruppo linguistici.

Siamo riusciti ad intervistare il principale responsabile della rivoluzione Sudtirolese: il tedesco Ernst “CE” Gewar. Nato ad Amburgo il 14 maggio 1928 ma da poco nazionalizzato Sudtirolese, Ernst è chiamato abitualmente con il soprannome “CE” per via dell’uso della sigla CE con la quale esprime frequentemente la volontà di creare una Comunità Europea unita nel socialismo.

Lei si sente davvero il liberatore dell’Alto Adige, il rivoluzionario in grado di risolvere il problema Sudtirolese?

Innanzitutto non sono un liberatore. I liberatori non esistono. Sono solo i popoli che si liberano da se. Gli altoatesini erano stufi di problematiche collegati a differenziazioni che non erano altro che strascichi di un epoca passata.

In cosa consiste la rivoluzione socialista sudtirolese?

Il Socialismo sarà la soluzione a tutti i nostri problemi. Inizieremo con l’aumento dei Comuni: ogni via diventerà un comune e in questo modo riusciremo ad applicare il principio base del comunismo, ovvero avere tanti comuni. L’obiettivo principale del socialismo è invece quello di creare delle reti sociali con le quali sarà possibile condividere i propri stati d’animo, esporre le foto fatte durante le vacanze, far sentire le proprie canzoni e molto altro. Realizzeremo a tal proposito circa un milione di bacheche che verranno posizionate lungo tutte le strade del Sudtirolo Socialista in modo tale che tutti ne possano usufruire per condivide ciò che vorranno condividere. Questo è il vero socialismo! Per esempio oggi sono stato a Caldaro a riposarmi con un bel bagnetto e ho fatto una foto alle mie gambe con lo sfondo del lago. Nella bacheca appenderei quindi la foto, con un testo del tipo “rilassamento al lago” e, perché no, magari potrei appendere un vinile con i suoni registrati da me sulla spiaggia! Viva il socialismo!

Come sará l’approccio socialista per quanto riguarda la cultura? 

La cultura è uno dei principali pilastri del socialismo sudtirolese. Per esempio, per aiutare il campo della musica verrà creato uno spazio dedicato ai concerti che chiamerò Kuba. Sono sicuro che sarà un successo! Lo inaugureremo con un grande concerto dell’altoatesino Compare der Zweiter. Vorrei anche organizzare una grande festa annuale in zona Dodiciville dove sarà possibile raccogliere i contributi culturali più svariati. Per il nome sono ancora indeciso tra GewarFesta, KastrumFesta o RosengartenFesta. Viva la rivoluzione!

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  • Bolzano, 7 agosto 1960 | Rtcj · 

    [...] Il nuovo governo socialista sudtirolese ha avviato ieri il processo di nazionalizzazione di tutte le proprietà straniere presenti sul territorio altoatesino. Il Primo Ministro Vigl Kastrum ha annunciato che le prime proprietà espropriate saranno quelle delle principali compagnie statunitensi. Immediata la risposta del Vice Presidente americano Richard Nixon, il quale ha dichiarato che “nonostante Kastrum non sembri essere comunista ma soltanto un po’ naïf, l’esproprio delle nostre proprietà in Sudtirolo è un affronto che il Presidente Eisenhower non accetterà. (Continua su Franzmagazine) [...]

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