HomeGrown Reviews: Shadowhunters – Città di ossa

09.09.2013
HomeGrown Reviews: Shadowhunters – Città di ossa

HomeGrown Reviews: Shadowhunters – Città di ossa

09.09.2013

Titolo originale: The Mortal Instruments – City of Bones

Regista: Harald Zwar

Di cosa parla:  Clary, una normale adolescente newyorkese, scopre che esistono demoni ed altre creature magiche, che solo lei sembra vedere. Sua madre forse non è quella che crede e … demoni e cacciatori di demoni di aggirano per le strade della città, il tutto guarnito dalla ricerca di un prezioso artefatto magico.

Cosa spacca: l’utilizzo della tecnologia contemporanea da parte di protagonisti di un fantasy,  l’ambientazione molto naturale, requisito importante per dare credibilità e piacevolezza ad una vicenda tipicamente urban fantasy. L’umorismo dei personaggi è ispirato direttamente al romanzo originale, e molte delle battute più spiritose del film vengono direttamente dal libro.

Le scene di azione sono molto ben costruite, e realizzate in modo convincente, con buoni effetti speciali.

Cosa fa schifo: una storia per essere verosimile non dovrebbe avere troppi buchi e salti nella logica, ma questa ne ha davvero molti. La narrazione si discosta a tratti dal romanzo da cui è tratto, svilendo alcuni tratti e personaggi che nel libro erano più interessanti.

Menzione speciale: come in una fiaba, assistiamo alla progressiva evoluzione dei protagonisti, mentale e fisica. Un upgrade da simpatico anatroccolo a super cigno per la bella protagonista Clary.

Consigliato a chi: ama le storie fantasy ed è disposto a soprassedere sui tanti difetti di un film non sgradevole ma nemmeno imperdibile.

Voto ponderato: 6

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