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August 30, 2013

Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll #25. I miti del Rock’n’Roll in Südtirol

Eva Corre

Che ci fa una Cadillac gialla d’epoca parcheggiata nella piazzetta antistante la Vereinhaus di Soprabolzano? È la domanda che può farsi un turista qualsiasi durante il suo “trekking” vacanziero nel caldo di questo ferragosto sudtirolese. Per me non è un mistero, sono qui a Soprabolzano proprio per vedere la mostra dedicata ad Elvis Presley (“Museo Elvis Presley” – Vereinhaus dal 5.7 al 1.9 ingresso libero, orario 11-19).

Ci ho trascinato il Marito in un caldo pomeriggio di agosto. La cadillac è un bel colpo d’occhio entrando nella piazzetta, è parcheggiata nello spazio coperto riservato di consueto alle Musikkapelle ed è bellissima. È proprio quella di Elvis, sulla targa c’è il nome del cantante. Accanto alla macchina, c’è un manichino che indossa uno dei vestiti di scena del re del rock’n’roll, un pacchianissimo completo blu con maniche larghe, pantaloni a zampa, completo di lustrini e cintura bianca, altissima e decorata.

Entriamo nello spazio espositivo (siamo i visitatori n. 14950-14951) e ci sentiamo come catapultati in un mondo vintage e rock’n'roll. Un’ottantina gli oggetti esposti appartenuti al cantante, collanine, divisa militare, chitarre, abiti di scena, foulard con dedica. Alle pareti, su alcuni pannelli, si può leggere la storia della sua vita, scritta sottoforma di diario, con le tappe più importanti della sua carriera e poi foto, biglietti, segnalibri, targhe, di tutto un po’.

Sul megaschermo stanno proiettando il video di un suo concerto a Memphis. Mi siedo ed osservo gli altri: un “arzillo” sessantenne gira con una maglietta del King, sulla schiena c’è scritto “Elvis the Pelvis”, ogni tanto accenna a qualche legnoso passo di danza. C’è poi un uomo anziano (avrà settanta o ottanta anni), cammina con difficoltà, lo immagino in “libera uscita dalla casa di riposo”, è accompagnato da quelli che suppongo siano la figlia e il figlio. Si siedono proprio davanti a me. Se Elvis fosse ancora in vita, beh, avrebbe circa la sua età. Al vecchio tremano le mani, fissa lo schermo con attenzione. Mi fa tenerezza: tra trent’anni potrei essere come lui. Già mi vedo, accompagnata da Figlia e Figlio alla mostra dei Joy Division o dei Cure.

I visitatori della mostra comunque, sono un po’ di tutte le età, molti i turisti, i semplici curiosi o i fans… le canzoni in sottofondo fanno parte della storia del rock’n'roll, si possono ormai considerare intramontabili. Elvis Presley è ancora un mito per molte generazioni.

Qualche giorno fa (udite, udite!) ho appreso che un altro mito (questo ancora in vita) verrà a breve in Alto Adige. Si tratta di Chuck Berry! Sarà presente al “Steinegg Live Festival” il 22 ottobre. Ci pensate? Parliamo di un musicista nato nel 1926. Classe direi in via di estinzione, per questioni puramente anagrafiche. Sarà l’età o il fatto di essere considerato il vero “inventore” del rock’n’roll che ha fatto schizzare il prezzo del biglietto così in alto? A partire da 93,63 euro, su Ticketone per la precisione. Quasi un euro a compleanno! Ma sarà ancora in grado di suonare?

È già quasi da più di mezz’ora che sono seduta qui. Mi sono goduta tutto il video del concerto, finisco di vedere la mostra e mi avvio verso lo shop: qui si può trovare qualsiasi gadget a tema Elvis, il dopobarba Elvis, il portacenere, matite penne portachiavi, occhiali a goccia, cartoline, carta da lettera intestata “Elvis Presley”, magliette, catenine, spazzolini da denti e ciabatte da bagno. Cd, video, bandiere, asciugamani con la faccia o la firma del King. Mi volto: il signore anziano, quello – in-libera-uscita-dalla-casa-di-riposo sta uscendo. Forse ha il morbo di Parkinson, poveretto. Eppure, tra le mani tremolanti stringe forte un vinile di Elvis. Viva il rock’n'roll, viva!

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Comments

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There is one comment for this article.
  • Metallaio · 

    Chuck Berry lo sentii 3 anni fa a Senigallia e diavolo se ce la faceva a suonare. Ma per 93€ preferisco passare

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