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August 27, 2013

Se bevessi latte… adotterei una mucca

Anna Quinz

Io il latte non lo bevo. Quando – più o meno 3enne – mi hanno vietato, per sopraggiunta maturità, l’uso del biberon, io ho deciso che il latte non l’avrei più bevuto. In segno di protesta, perché a me il biberon piaceva proprio. Testarda già da allora, ho perpetrato a lungo la mia protesta, e così 30 anni sono passati e io il latte non l’ho mai più bevuto. E non mangio nemmeno formaggio. Per nessuna particolare presa di posizione, solo perché non mi piace il sapore, la consistenza, l’odore. Non è grave, sopravvivo benissimo senza gorgonzola e asiago nel frigo a tappare buchi di fame notturni o per finire pasti più o meno leggeri.

Però, se io bevessi latte e mangiassi formaggio, adotterei una mucca. 

È vero che noi qui in casa Franz promuoviamo il “more than apples and cows”. Ma more è un concetto inclusivo, non esclusivo. Ergo, non abbiamo nulla contro la mucca in quanto tale, anzi, a me è sempre stata simpatica (e non sono una grande amante degli animali, questo va detto).

Dunque, se io bevessi latte e mangiassi formaggio, adotterei una mucca. 

Voi, che bevete latte, la vostra mucca potete adottarla.

Ci sono Pippa e Piera, Brigitta e Margherita, Bianchina, Olga e Rosetta… Insomma le mucche sono tante, milioni di milioni, sugli alpeggi delle nostre montagne, e ognuno di voi può scegliere la propria, quella che gli è più simpatica, quella con la quale sente una maggiore affinità, quella più bella, quella che fa tenerezza perché meno bella. La vostra mucca potrete andarla a trovare, conoscerla meglio, e poi bervi il suo latte e mangiare il formaggio che viene fatto con il suo latte. 
Davvero, potete fare tutto questo. Il progetto è dell’Azienda Turistica della Valsugana, che insieme alle malghe della zona dà in adozione le sue mucche. 

Il costo dell’operazione è modico: 60 € di cui 50 vengono destinati alla malga per il mantenimento estivo in quota della “tua” mucca, mentre 10 vanno in beneficenza per progetti dedicati ai bambini. 

Ancora per qualche settimana si può salire in malga a salutare la vostra Pina, Peppa o Giuseppina. Voi le fate ciao ciao con la mano, la accarezzate, le date qualche cosa da mangiare. Lei vi ringrazierà con una bella litrata di latte genuino. 

Voilà, io quasi quasi – anche se non bevo latte – una mucca la adotto. 

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