People + Views > Bloggers

August 27, 2013

Cradle Rockers #60. Le vacanze “al laghetto”, come direbbe Amelia, sono andate bene.

Gloria Gaio


Le vacanze “al laghetto”, come direbbe Amelia, sono andate bene. Il “laghetto” è il Garda, un lago abbastanza grande da non meritarsi la dicitura di “laghetto”, semmai “lagone”, visto che è il lago più grande d’Italia.

Amelia: “Lagone? Hahaha. –diventa serissima- No. Laghetto.” Ok..

A parte la strana sensazione di sentirsi in Olanda, vista la densità specifica di Famiglie Nordiche per cm quadrato, e a parte le zanzare in camice bianco che ormai sono talmente evolute da bussare direttamente alla porta per farti un prelievo, tutto è stato rilassante.

Anita ha elaborato un comportamento ripetitivo e, probabilmente, autodifensivo per sopravvivere alla seduta in macchina.

Primo stadio, blaterare cose tipo: “mamma! Mèia! Papà! Lalalalala guada! Lalala bau miau!” in modo che nemmeno un secondo rimanga inutilizzato dal suono della sua acuta vocina.

Secondo stadio, la presa di coscienza che nessuno la farà scendere tanto presto: “Dende! Dendeee!” (= scende)

Terzo stadio, l’incazzatura atomica con scuse per poter scendere, piangendo: “Mammahhh! AAAH! DENDE!” e poi: “Cacca! Pipì! Guada, cane! DENDEEHHH! Ciau ciau” o anche: “IUTOOOO!!!” (invocazione di aiuto)

Ultimo stadio, le parole non bastano: “PRRRRRRRR” spernacchioni da paura, sedile docciato. Sguardo truce, impassibile, come se ci mandasse violentemente affanculo.

Il tutto è un sottile equilibrio tra ilarità e schizzofrenia: “Mamma…” dice dolcemente, per poi continuare con occhio satanico e voce dall’oltretomba: “NOOOOOO!” Ride e piange, fa i versetti degli animali e gorgoglia come un vulcano.

E in tutto questo quell’altra che fa? Se non dorme, risponde alla sorella: “Anita, guarda che dende non vuol dire niente”

Anita: “Mèia! Lalalala popo!”

Amelia: “lalalala? Ma Anita ma va la!”

Anita: “Mèiaaaaaaaaahhhh!”

Amelia: “Ma cos’ha che urla così? Mamma, Anita forse vuole una caramella”

Diabolica, la Terribilessa. Cerca di ottenere una caramella passando attraverso la schizzofrenia della sorella: “adesso allora glie ne do una..”

Amelia: “Mamma.. io sono stata brava? Forse anche io.. tu.. me ne dai una anche a me?”

Beccata.

Arriviamo al laghetto. Minispiaggettina, sole, acqua, cigni, papere..

Anita: “Mela! Pane! TOTTA!!!”

Io: “Ma quale torta…”

(F)Amelia: “C’è la torta?”

Io: “No, niente torta. Adesso c’è il lago!”

Anita: “Quaqua”

Amelia: “No, si dice acqua. Anita, prendi i giochi.” (Amelia da sempre gli ordini)

E così via fino all’ora di pranzo, finalmente possiamo mangiare! I miei due tritatutto inghiottiscono i panini a una velocità supersonica, anche se Anita ogni tanto mi passa il panino perché si sta letteralmente disfando tra le sue manine, e lei non può mangiarlo bene.

Amelia: “Anita, siediti qui.”

Tra qualche mese Anita dovrà risponderle “Signorsissignore!”, per adesso dice: “TOTTAAAA!”

Print

Like + Share

Comments

Current day month ye@r *

Discussion+

There are no comments for this article.

Archive > Bloggers