Music
August 26, 2013
Jodeln sotto la cupola
Parola all'ascolto
Ci sono musicisti a cui la musica scorre nelle vene forse più del sangue; uomini il cui corpo e la cui mente sembrano essere un tramite perfettamente congegnato per dar vita a tutta l’energia racchiusa nell’arte dei suoni.
E’ il caso degli artisti del Trio Schikaneders Jugend, specializzati nell’esecuzione della musica popolare austriaca del periodo coevo al Classicismo Viennese. Il Ländler, musica da ballo dal ritmo sostenuto e vivace e lo Jodel, tipico canto di montagna “a zig-zag”, sono le musiche che Mozart, Haydn e Schubert sentivano nella vita di tutti i giorni, alle feste, ai matrimoni; musica che vagava per le montagne, per le campagne austriache e per le strade delle città, proprio come oggi fluisce nelle dita di Albin Paulus, musicista istrione dalle illimitate risorse e dal grande talento alla cornamusa e allo scacciapensieri.
Al violino Hermann Härtel e alla ghironda Simon Wascher, gli Schikaneder eseguono senza sosta numerosi Ländler e Jodel tratti da manoscritti dell’Europa centrale, affiancandoli a due Ländlerische Tänze di Mozart e ad un bis haydniano, a evidenziare il forte legame fra la tradizione musicale popolare e quella più colta.
Piove a Rovereto, e il concerto previsto nello splendido giardino Bridi de Probizer viene dirottato al MART, sotto la grande cupola in vetro di Mario Botta. E’ l’ultimo appuntamento del Festival Mozart 2013 e il pubblico pare malinconico, triste di dover prendere commiato dalla vivace kermesse musicale. Non appena entrano in scena Paulus e Härtel, facendo vibrare la cupola del Mart col primo Jodel, capiamo però che è un arrivederci in allegria; tutte in tonalità maggiore le musiche di montagna, spiega Paulus, con un’unica ombra di un brano ungherese in sol minore. E allora lasciamoci coinvolgere e trascinare dal fascino e dalla vitalità di questi musicisti e dalla loro musica dai ritmi forsennati, che fan venire voglia di danzare; chiudiamo gli occhi nel sentire gli echi dei loro Jodel e ritroveremo il cielo terso, il sole, il verde delle montagne e l’energia della vita a contatto con la natura.
Carolina Barazza
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