Mozart a bocca chiusa

Un Festival dedicato alla voce e un concerto in cui di cantanti non c’è nemmeno l’ombra: succede ad Ala, per il quinto appuntamento con il Festival Mozart. Solo due musicisti, Attilio Cremonesi e Anna Fontana, che suonano a quattro mani un fortepiano, ricostruzione di uno strumento antico, “riducendo” l’opera a come era riprodotta e fatta circolare nell’Ottocento. Le arie eseguite sono trascrizioni da “Così fan tutte” e dal “Don Giovanni”, proposte senza interruzioni e in modo uniforme, facendo apprezzare e dando importanza non solo all’originaria linea vocale, ma anche all’accompagnamento strumentale. Gli altri brani non sono del Salisburghese ma sono comunque legati a lui: la “Sonata n. 1” del suo concittadino Diabelli e il “Gran Duo op. 12” di Rauzzini, compositore e castrato che lavorò con Mozart, di cui viene proposta un’altra aria nel bis. I pezzi che emozionano di più sono i due che aprono e chiudono il concerto, composti dal presunto rivale di Amadeus, Muzio Clementi; infatti, nelle scale delle Sonate n. 3 e n. 4 si nota maggiormente l’intesa e la coesione tra i due esecutori, entrambi importanti musicisti da camera. Cremonesi, oltre a suonare, presenta ogni pezzo eseguito e registra con il proprio I-Pad un concerto che duecento anni fa avrebbe avuto lo scopo di far conoscere o riascoltare le arie di un opera, in un’epoca in cui non esistevano giradischi o riproduttori digitali. Proprio questo tema dà il titolo alla serata del Festival che si svolgerà il 23 agosto a Villa Lagarina: “Quando gli studenti non avevano l’I-Pod…”. Resch(tenore), Azzolini (Viola), Prosser (Mandora) e Lupo (Flauto) eseguiranno Lieder e anche in questo caso alcune arie di Mozart.
Luca Dattisi