Diamonds… diamonds… diamonds are the innovation best friends!

Non ho saputo resistere dal ricordare (e canticchiare) il celebre motivo cantato da una frivola e irresistibile Marylin tutta addobbata come un confetto fucsia quando, cercando di apprendere e fare mie le prime informazioni sull’importante progetto internazionale 89plus che a breve coinvolgerà Bolzano, ho letto della “diamond generation”.

Pare che la prenda alla leggera, ma vi assicuro, non è così. Tutt’altro: io che potrei definirmi della generazione “cristallo di rocca”, quel materiale (quarzo) che assieme alla selce veniva utilizzato dai nostri antenati per ottenere punte di frecce o pugnali, provo una certa invidia per questi giovani, nati dopo l’89, eletti da alcune menti illuminate a generazione capace di grandi cambiamenti, di innovazione ed evoluzione globale.

Non è un caso che lo svizzero Hans-Ulrich Obrist, e lo statunitense Simon Castets abbiano scelto proprio questa pietra miliare del nostro tempo: nel 1989 è caduto il muro di Berlino, la guerra fredda si è conclusa, è stato introdotto il world wide web che ha resa possibile la diffusione universale di internet. E inoltre, cosa non irrilevante, il 50% della popolazione mondiale vivente è nata dopo l’89.

In questi anni che hanno dati i natali alla generazione diamantina, si è letteralmente verificata una rivoluzione ed è stata inaugurata una nuova epoca. Per questi giovani dare sfogo alla fantasia e alla creazione, incontrandosi in una rete virtuale per condividere le proprie idee ed emozioni, è stato naturale e disinvolto come farlo in un luogo reale e forse ancor di più.

Castets e Obrist non hanno fatto altro che “riconoscere” questa generazione, invitandola a partecipare ad un progetto internazionale di ricerca che si prefigge di mapparne le creazioni, le idee, le innovazioni. 89plus è il nome dell’iniziativa e consiste concretamente in un sito internet,  89plus.com appunto, pronto ad accogliere e farsi ricettacolo di tutte le idee e i progetti dei nati dall’89 in avanti.

Per Bolzano questa sarà una grande, importantissima occasione: nei mesi che precedono la nuova edizione del Festival dell’Innovazione, i nostri giovani potranno fare loro questa piattaforma e condividere i loro progetti, al pari di coetanei di luoghi come l’Australia, Hong Kong e New York dove i padri del progetto sono già stati a “caccia” di quel talento innovatore che cambierà il mondo.

Attenzione!! A tutti gli artisti, scrittori, architetti, registi, musicisti, designer o scienziati: tra le opere che caricherete sul sito e che verranno valutate da una giuria qualificata, potrebbe venir eletta a portabandiera della “diamond generation” proprio la vostra!

Un’installazione curata da Kuno Prey della LUB – un totem posizionato davanti all’Università dal 5 al 20 di settembre – consentirà di prendere visione dei progetti presentati e partecipare, in modo interattivo, a un dialogo collettivo. Il progetto 89plus non è, infatti, solo piattaforma virtuale, ma si compone anche di momenti ed episodi fisici, come questo della LUB, che si inseriscono nel contesto in cui i giovani sono chiamati ad esprimere il loro talento.

Nel tentativo di aiutarvi a far emergere il diamante che c’è in voi, vi do alcuni suggerimenti pratici su come diventare da preziosa pietra grezza ad ancor più preziosa pietra lucente e raffinata:

1. “farvi persuasi” come direbbe il buon Montalbano dell’importanza e del valore del progetto 89plus e, se nati dopo l’89, consultare il sito www.89plus.com e caricare il vostro progetto, spedendo contemporaneamente una copia all’indirizzo 89plusbolzano@gmail.com;
2. recuperare altre suggestioni e approfondimenti con la visione del video dell’evento di presentazione a cura dell’agenzia DLD a inizio anno su youtube (quello che vedete qui sopra);
3. non perdervi gli eventi del 5 e del 26 settembre prossimi a Bolzano. Nel primo “89plus preview. The Bolzano soft revolution” Obrist e Castets presenteranno il loro progetto e la sua applicazione sul territorio altoatesino; nel secondo “89plus Speech / la Diamond Generation a Bolzano: risultati della ricerca” l’architetto Italo Rota, assieme a Gianluigi Ricuperati commenteranno i risultati del progetto.
4. ultimo, ma assolutamente non ultimo, credete nelle vostre idee e nel loro potere innovatore! La nostra non è terra di diamanti, ma siamo sempre in tempo per scoprirli, no?