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July 25, 2013

Archistar si o Archistar no? Mentre si discute, il Messner Mountain Museum si dota di Zaha Hadid

Anna Quinz

Il dibattito è sempre acceso. Sì alle Archistar, con i loro progetti mega (a volte anche megalomani) in piccoli centri di provincia, così il pubblico – a prescindere dai contenuti – arriva almeno a vedere il contenitore? O no alle Archistar, perché di architetti bravi ce n’è anche qui o lì, e allora perché investire sempre (e molto anche) in grandi nomi, solo per il lustro che questo comporta, e non coinvolgere i talenti locali, peraltro più consci, attenti e vicini al contesto che li circonda?

Tanti gli esempi, i detrattori e i sostenitori di una o dell’altra tesi, anche qui in regione dove si discute da anni di Piano, di Botta e di Foster, di edifici anonimi, di architetti del territorio vs architetti “stranieri”.

1Resta però il fatto che presto un’altra Archistar sbarcherà dalle nostre parti, che vi piaccia o meno. Lei è Zaha Hadid, e il personaggio non ha molto bisogno di essere introdotto. Chi non conosce le forme sinuose, morbide a volte sconvolgenti dei suoi edifici? Madame Zaha arriva in Alto Adige, e incontra un’altra star, questa volta locale ma nota ovunque nel mondo: Reinhold Messner. Sì, perché il sesto museo del re delle altezze, a Plan de Corones sarà proprio lei a progettarlo. Dalle immagini si può già capire che il contenitore – a prescindere dai contenuti – farà parlare di sé, attirerà frotte di turisti e curiosi e sarà una delle nuove attrazioni dell’Alto Adige. Che poi questo sia un bene o meno, lascio a voi giudicare.

2Certo è che l’operazione – apertura prevista per l’estate 2014 – è mega. Mega la struttura, mega (suppongo) gli investimenti, mega la macchina organizzativa e di comunicazione da attivare e in parte già attivata. Certo è che ci sarà chi demonizzerà la presenza di questa strana struttura nella purezza delle nostre montagne e chi invece griderà al genio (e all’idea di marketing geniale).

Staremo a vedere, intanto non sarebbe male incrociare per le vie dei nostri paesini di montagna La Signora Hadid, mentre si mangia uno Strudel bevendo Lagrein, magari assieme a Reinhold che le racconta delle sue imprese. Così, per pura curiosità. Poi quel che ci porterà il suo passaggio, lo vedremo con il tempo.  

 

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