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July 2, 2013

Terra in montanis. Il Tirolo raccontato attraverso le fotografie di Albert Ceolan

Aaron Ceolan

«La foto mi colpisce se io la tolgo dal suo solito bla-bla: tecnica, realtà, reportage, arte, ecc. Non dire niente, chiudere gli occhi, lasciare che il particolare risalga da solo alla coscienza affettiva.» Soleva dire così Roland Barthes, uno dei maggiori critici del secolo scorso. Probabilmente è ciò che andrebbe fatto sempre, osservando un certo qualcosa, non solo una fotografia, ma anche il semplice paesaggio, un particolare, o magari un elemento che è proprio il paesaggio a regalarci. L’ambiente naturale, le creazioni dell’uomo, le tradizioni che si tramandano di generazione in generazione, in poche parole, la storia di una terra. Questo è ciò che il fotografo di Salorno Albert Ceolan da più di vent’anni cerca di catturare con il suo obiettivo, e che ora ci presenta in forma di un volume fotografico senza precedenti.

Sarà presentato oggi 2 luglio, alle ore 11.00 presso l’Eurac di Bolzano il libro Terra in montanis, edito da Curcu & Genovese. Una raccolta di più di mille fotografie di Ceolan, distribuite su quasi settecento pagine, le quali raccontano il Tirolo in tutti i suoi lineamenti variopinti. Il volume è elegantemente diviso in quattro parti, corrispondenti alle quattro stagioni dell’anno, nelle quali le fotografie ci fanno scoprire i lati più nascosti del Tirolo, oltre a mostrarci le parti più comunemente note.

Storicamente definita Terra in montanis, terra fra i monti, il Tirolo ci viene presentato come una regione unita da vari elementi. Indubbiamente diviso dagli eventi storici, quest’area alpina resta comunque strettamente legata da cultura, tradizione e ambiente paesaggistico. Le immagini raccontano gli usi e costumi di un popolo storicamente attaccato alle sue radici, e impegnato nella trasmissione di usanze e tradizioni tra le varie generazioni.Albert Ceolan BRENTA TRENTINOIl viaggio rivelatoci dal fotografo, propone le bellezze della nostra terra. Le Dolomiti naturalmente la fanno da padrona, ma riconosciamo degli scorci mozzafiato che ci guidano dalla Zugspitze, in Außerfern, Nordtirol, fino al lago di Garda, passando per le valli e i boschi tirolesi. Osserviamo le montagne innevate di St. Christoph am Arlberg, o una capanna tra il verde primaverile della Val Badia. L’occhio attento di Ceolan ci porta all’interno del monastero cistercense di Stams, ad esplorarne la biblioteca, o a curiosare tra le prestigiose armature conservate al Castel Coira in Val Venosta. Numerose le testimonianze di folclore in svariati paesi, da nord a sud come da ovest a est. Riusciamo ad entrare così nel vivo della sfilata dell’Egetman a Termeno, o di quella dei Matoci in Valfloriana, o ancora possiamo ammirare i mille colori del Schemenlaufen di Imst. Andiamo oltre e riviviamo la tradizione dei Krampus, da Stelvio a Landeck, passando per Vipiteno. Una miriade di colori, mescolati all’emozione e chissà, magari ai ricordi che tali fotografie risvegliano in noi.Albert Ceolan - MUSE TRENTO TRENTINOMolto interessanti risultano le foto riguardanti l’operato dell’essere umano in questa regione nel corso della storia. Attraverso le sue fotografie Ceolan rivive i momenti fondamentali e le opere che hanno caratterizzato in modo profondo il territorio tirolese. Mi riferisco ai cicli pittorici, come quello romanico nel convento benedettino di Montemaria, o quello nella chiesa di Santo Stefano a Carisolo in Val Rendena. Non potevano ovviamente mancare le immagini dedicate all’incredibile ciclo nella Torre Aquila al Castello del Buonconsiglio di Trento, a opera del Maestro Venceslao, uno dei maggiori esempi di Tardo Gotico a livello internazionale. Passando ai giorni nostri il fotografo ci presenta la sua personalissima visione dei maggiori musei del Tirolo, dal Ferdinandeum di Innsbruck, al Museion di Bolzano, per non dimenticare il Mart a Rovereto. Particolari architettonici e non solo, i quali rappresentano la modernità di tali strutture.

L’opera fotografica offertaci in Terra in montanis, funge da tramite tra la percezione di Ceolan e la presenza vera e propria dei soggetti rappresentati. Si tratta di una testimonianza della vita in Tirolo, quella terra fra i monti divisa, ma nonostante tutto più unita che mai.

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