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June 14, 2013

Welcome to Lungomare Gasthaus. Luigi Coppola

Franz
In occasione dei primi dieci anni dalla sua inaugurazione, dal 1 al 30 giugno 2013 apre il “Lungomare Gasthaus”, uno spazio temporaneo di riflessione e di azione e una trattoria aperta al pubblico con incontri, discussioni, workshop, installazioni, film, performance e azioni. franz vi presenta le persone del Lungomare Gasthaus.

Luigi Coppola (nato 1972 a Lecce) lavora nel campo della performance, dell’arte pubblica e relazionale. Si concentra su azioni politicamente motivate, come il progetto Atti Democratici o On Social Metamorphosis e Build Your Leader. Nel 2011 co-direttore artistico della Biennale di arte urbana a Bordeaux e ricercatore su Arte e Società all’Università di Tilburg (Olanda).

Chi sei?
Luigi Coppola

Cosa farai a Lugomare Gasthaus?
Sono stato chiamato a co-costruire il programma da Angelika, Daniele e Lisa. Da diversi mesi lavoro al progetto Masses and Motets, esercizi di coralità politica  con molti artisti e talenti del territorio. Il progetto si chiude domani con le performance nello spazio pubblico e una collettiva a Lungomare alle ore 22. Da domenica inizierà invece il programma di residenze, ho invitato Nikolay Oleynikov e i Motus a produrre un lavoro in connessione con il territorio, su tematiche politiche, con linguaggi formali molto diversi.

Cosa significa Gasthaus per te?
Oramai Gasthaus e Lungomare dopo mesi di lavoro sono diventati un binomio, prima canederli, speck e birra.

Cosa significa città per te?
Bolzano è una città a cui sono molto legato, pur non essendo di qui, da dieci anni la frequento con regolarità e ci lavoro in diversi progetti. Con il progetto Masses and Motets e prima Atti Democratici (progetto costruito sempre con Lungomare nel 2009) ho avuto modo di penetrare il tessuto storico, sociale, umano e artistico e spero che questo stia portando un contributo interessante alla città.

Cosa significa casa per te?
Amo molto i luoghi di transizione ed essere in dei luoghi in maniera transitoria e concentrata. Non sono quindi mai legato al culto della casa intesa come foyer familiare, ma amo molto i piccoli dettagli che raccontano la storia di chi abita una casa. Personalmente vivo sempre in luoghi non completamente finiti. Istintivamente lego l’idea di casa al mio territorio di provenienza che è il Salento.

Al Gasthaus si mangia. Che rapporto hai con il cibo?
E’ una domanda? 

Il Gasthaus è un luogo di scambio. Che esperienze speri di scambiare in questa occasione?
Da anni lavoro su progetti di arte partecipativa e di scambio. Credo ci sia stato e ci sarà ancora uno scambio intenso di linguaggi ed esperienze, di modi di comunicare il politico, del significato di comune. C’è uno scambio con i tanti artisti che partecipano al progetto che ho attivato, come uno meno forte e intenso con tutti quelli che si trovano a vedere le performance nelle piazze della città.

Il Gasthaus è sotto una montagna, ma in un lungomare. Il tuo rapporto con questi due ambienti?
Credo che il contrasto e la scelta surreale del nome Lungomare a Bolzano, faccia risuonare un interesse particolare per una riflessione su quello che è la città, quello che manca e quello che si può trovare inaspettatamente. Cosa che Lungomare ha fatto benissimo per i primi dieci anni di vita.

Il Gasthaus è a Bolzano. Terra di confine. Cos’è un confine?
Il confine e il limite sono concetti interessanti che ti fanno prendere il rischio dell’impresa.

Un augurio a lungomare per i suoi prossimi 10 anni.
Mi auguro che continuino così, con la loro passione e testardaggine nell’intraprendere progetti rischiosi e importanti nella città. Mi auguro anche che la città possa sempre di più accogliere progetti come quelli promossi da Lungomare e rischiare un po’ di più nelle scelte culturali ed essere protagonista culturale senza il protagonismo che purtroppo si vede qui come in tante altre situazioni cittadine, specie nell’ambito artistico.

[L'ultima occasione per seguire la performance itinerante curata da Luigi Coppola "masses & Motets è stasera. Appuntamento alle 17.30 in piazza del Grano.]

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