UploadSounds 2013, i finalisti: The Cramps Project

Finiamo la nostra rassegna sulle band finaliste di Upload (le audizioni live sono ora in corso al Vintola 18) con The Cramps Project, quartetto altoatesino guidato da Emanuele Colombi. Il brano in concorso, “Cramps”, ci catapulta con precisione negli anni Settanta del folk-rock dilatato, in direzione West Coast direi, da qualche parte tra CSN&Y e Eagels. Una gran bella sensazione, come se il tempo si fosse fermato.

Siete tra i 13 finalisti, complimenti! Cosa significa questo per voi?

Fare parte di questo festival è stato un salto fatto senza troppe aspettative. Arrivare in finale ci ha sorpresi tutti molto, visto che l’obiettivo era quello di far ascoltare la nostra canzone alle persone e nulla più. Ora si tratta di dare il meglio e approfittare di quest’occasione che ci viene presentata.

Descrivi la vostra musica in poche parole a chi non vi conosce. Cosa vi differenzia dalle altre band protagoniste?

La verità è che non siamo una band. L’autore della canzone che abbiamo presentato al concorso ha riunito degli amici provenienti da background musicali molto differenti fra loro per registrare la canzone in casa, in acustico. Quindi si può dire che abbiamo un suono molto semplice, “casalingo” se vogliamo. Immagino che la grande differenza fra noi e le altre band è che noi non abbiamo mai suonato tutti insieme.

Con cosa cercherete di convincere la giuria che voi siete i migliori?

Direi che la carta che possiamo giocare in finale sia quella della leggerezza e della semplicità. Non siamo partiti con le aspettative alte ed è così che rimarremo fino alla fine. Sappiamo che la nostra vittoria è davvero poco plausibile, quindi ci presenteremo con serenità, di certo non agguerriti e competitivi.

Se vincete, cosa cambia nella nostra vita?

Se vincessimo direi che potremmo veramente pensare di consolidare la formazione e cominciare a mettere su repertorio, visto che dimostrerebbe che c’è sia talento che feeling tra di noi.