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June 5, 2013

Verso un manifesto. Di e con gli artisti di “Cinescope – The Art of Freedom”

Anna Quinz
Nell'ambito della mostra Cinescope - The art of freedom, venerdì 7 giugno è in programma un art talk dove si parlerà di manifesti d’arte, performance, condotte sostenibili. Ma anche di arte e sue libertà.

 

Oggi l’arte vive in una condizione d’assoluta libertà nella scelta dei codici, dei contesti e dei materiali, mai conosciuta prima, paradossalmente però sperimenta anche il suo massimo grado di debolezza e inefficacia. È quindi necessario ridisegnare le coordinate di movimento nella complessità, ridefinire, in modo flessibile, limiti, confini e regole, che altrimenti non potranno essere né riconosciuti né superati.”
Andrea Balzola e Paolo Rosa, 2011

 Ridisegnare e ridefinire. Limiti confini e regole. Riconoscere e superare. 
Queste mi sembrano essere parole chiave, non per capire (serve davvero capire?), ma per fare o osservare i fenomeni dell’arte contemporanea. E tutte queste parole si possono poi racchiudere in un unico concetto: libertà.

Su questo enorme concetto ragionano gli artisti coinvolti nella mostra Cinescope - The art of freedom, inaugurata qualche settimana fa nei suggestivi spazi dell’Ex Cinema Astra di Bressanone. Una mostra che più che una mostra è un’idea, un luogo del pensiero e del dialogo che si fa portatore di voci e di libertà, appunto, in una costante ricerca di linguaggi e vie di comunicazione (o di fuga?).

Proprio perché il dialogo è base fondante di Cinescope e degli artisti di Macello Butch-ennial, ecco che venerdì 7 giugno alle 20.00, proprio negli spazi che furono cinematografici, si parlerà e si dialogherà, in un art talk dal titolo “Verso un manifesto”, su manifesti d’arte, performance e condotte sostenibili.

Queste e altre le questioni che gli ospiti si porranno e porranno al pubblico.
Ecco nomi e interventi:

Gabriele Di Luca – Keine Freiheit ohne Gefahr

Facendo allusione a un vecchio pezzo degli Einstürzende Neubauten, che s’intitola “Keine Schönheit ohne Gefahr”, Gabriele Di Luca rifletterà sulla distinzione tra “cultura” ed “evento” e cercherà di mettere in guardia contro la retorica della “libertà” che si è diffusa ultimamente ovunque, dalle mostre d’arte al discorso politico.

Filippo Ceretti – Sulla libertà

Impulsi per un manifesto a cura del Prof. Filippo Carlo Ceretti in collaborazione con il designer e art director Tommaso Garner.

Valentina Miorandi – Su artivismo: Turning tables (per fare una zattera ci vogliono arti democratici).

L’incontro è anche parte del laboratorio interattivoWrite it on the wall!’, uno spazio dedicato alla partecipazione attiva del pubblico, dove l’oggetto d’arte vuole essere strumento conoscitivo e di riflessione per la crescita individuale e collettiva della società. Il pubblico è invitato a lasciare la propria traccia sui muri del workshop permanente ospitato nella sala del seminterrato.
All’interno del laboratorio la nostra amica artista Valentina Miorandi presenta una performance: un’opera viaggiante che parte dall’ex-cinema Astra facendo tappe in altri luoghi dove l’opera sarà partecipata dal pubblico e ampliata nella sua composizione – f.a.c.k. Festival di Cesena e alla Mediterranea 16 – Biennale Giovani Artisti nella sezione ‘Visione Future’ (Ancona) – per tornare a Bressanone il 07 giugno con una storia da raccontare.

Tutto il materiale prodotto avvia un processo di costruzione condivisa del manifesto, che continua nel corso del tempo via web utilizzando il tag #cinescope e sul sito www.opencitymuseum.com 

La serata verrà trasmessa in live streaming qui, sulle pagine virtuali di franz.

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