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May 21, 2013

Cradle Rockers #48. Continua la tirata sul papà

Gloria Gaio

Passino molte cose (un giro piano in motorino, sedersi davanti in macchina per brevi tratti, guardare spezzoni di rambo, chuck norris, le suore, l’iniziazione alle macchinine da corsa..) ma poi arriva quella cosa che no. No-dai-questo-no.

Prima era solo un: “facciamole la foto con la birra in mano!” (4 mesi)

Poi “beh ma un ricordo di questa ottima bottiglia di ruhm dobbiamo averla, mettila vicino alla sua mano!” (1 anno)

E una foto di qua e una foto di là…si arriva ad Amelia che dice: “Quella è birra.. Posso assaggiare?” (3 anni)

Io: “No, pizzica, non ti piace, è solo per i grandi” (ma come le sarà venuto in mente?!?!)

Tesorini, sguardo da cerbiatto ferito: “Ma solo un assaggino!”

Io: “Ma scherzi? NO.”

Tesorini: “Guarda che la birra è una cosa sana, mica come tutte quelle diavolerie chimiche…” poi, rivolto ad Amelia: “Quando sarai più grande potrai bere la birra, e ti piacerà tantissimo!”

Amelia, ovviamente: “Ma io la voglio adesso!”

Io: “Quando crescerai e diventerai più grande si, adesso no. Questa è solo per i grandi.”

Amelia: “Quando divento grande avrò le spalle. Eh.”

Io e Tesorini: “???”

Poi ho capito che la mia Terribilessa con spalle intende tette. Ergo, traduzione: quando sarò grande avrò le tette, e potrò persino bere la birra.

Poi questa cosa delle foto “simpatiche” diventa proprio un chiodo fisso, almeno per alcuni (tipo chi? Tesorini). Ecco allora che ho fotografie (fatte ovviamente in mia assenza!) di Amelia avvinghiata ad ogni tipo di bottiglia di alcolici disponibile sul mercato, Anita in padella (quando ancora ci stava, adesso è un vitellozzo) e Anita in forno. Roba che quando le ho fatte sviluppare mi vergognavo un po’.

E, rimuginando sul futuro, mentre Tesorini entusiasta immagina su come rideranno insieme guardando le foto di quando erano in padella, io penso che alcune cose andrebbero evitate. Sono una bacchettona? E’ ovvio che, guardandosi alle spalle, il vissuto sembra più bello, piacevole, divertente, le situazioni imbarazzanti sono bizzarre e positive. Però, vivendo quel preciso istante, non so come Anita si sia sentita: “Ti metto un attimo in forno così tra 20 anni potrai sorridere.” O forse è solo il cuore mieloso e sdolcinato di mamma chioccia? 

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