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May 16, 2013

Tutto il mondo è paese #19. Bolzano/Bozen Marittima, 16 maggio 2113

Roberto Tubaro

Con i suoi 12 chilometri di spiagge vellutate, le sue 53 stazioni balneari, i suoi 78 chioschi, i suoi servizi e con la sua acqua cristallina, la nostra città riceverà l’ambito premio “Località marittima dell’anno”, rilasciato dalla fondazione Nuove spiagge italiane. Il premio, nato nel 2102 dopo l’assestamento del livello del mare ai limiti attuali, verrà consegnato sabato mattina nelle mani del Presidente Supremo della Provincia Autonoma di Bolzano Luis Durnwalder IV. Il Presidente, sempre fresco e arzillo nonostante i suoi 172 anni di età, organizzerà una cerimonia sui resti del Ponte Talvera, simbolo di una bolzano del passato ormai quasi dimenticata dai suoi cittadini e il cui unico testimone ormai è Durnwalder stesso.

Da quando nel 2015 il Dalai Lama ha svelato al Landeshauptmann il segreto della reincarnazione in cambio di un Würstel, Durnwalder è sempre più fresco e amato dai Sudtirolesi. Non da tutti ovviamente. Infatti contemporaneamente alla cerimonia si terrà una manifestazione del comitato Bolzano non è Rimini, che accusa il presidente Durnwalder di aver provocato apposta l’innalzamento del livello del mare per sommergere la parte “italiana” dell’Alto Adige e l’Italia stessa. In questo modo è riuscito a creare unindipendenza sudtirolese forzata ha affermato Ezio Morgante, presidente di Bolzano non è Rimini.  Accuse ovviamente ridicole considerando che gran parte delle città europee si trovano ora sommerse: Roma, Venezia, Napoli, Parigi, Londra, Berlino, Amsterdam solo per citarne alcune.

Luis ha voluto sempre il meglio per questa terra! ha replicato Helmut Keiserwalder, segretario di gabinetto del Presidente, Se penso che centanni fa aveva annunciato di volersi ritirare dalla scena politica e molti gli avevano creduto mi viene da ridere! Per fortuna è riuscito a sfruttare al meglio i consigli del Dalai Lama sviluppando la reincarnazione per continuare a rinascere all’interno del proprio corpo. In pratica non morirà mai. Per la gioia mia, dei tirolesi e del Tirolo intero!.

Per l’occasione è giusto fare un salto nel passato e ricordare cosa ha trasformato la conca bolzanina di un tempo in una ridente località montano/marittima.

Tra il 2067 e il 2069 il livello del mare si alzò di ben 145 metri, sommergendo gran parte della penisola italiana e gran parte d’Europa. L’allora Presidente della Provincia Luis Durnwalder III per evitare che gran parte delle valli altoatesine venissero coperte dall’acqua fece erigere l’enorme diga di Salorno. La diga però venne inaugurata nel 2073, quando ormai il livello del mare aveva raggiunto i prati del Talvera coprendo gran parte della città. A quel punto la Giunta provinciale ritenne inutile cercare di recuperare le zone allagate e decise di radere al suolo gli edifici sommersi e rendere navigabile la valle dell’Adige. Grazie ad un lavoro ciclopico, realizzato col sudore e la forza della nostra manodopera altoatesina, nel 2078 venne recuperata la sabbia vellutata di Senigallia,  delle Seychelles, e delle Maldive  ormai sommerse, per creare le stupende spiagge bolzanine.

Nel 2089, per celebrare il centenario della presidenza, il Landeshauptmann fece recuperare il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, in stato di abbandono, per posizionarlo in una posizione strategica e dando inizio all’ascesa dell’attuale Bolzano Marittima. 

Non tutto fu semplice purtroppo. Il più grosso problema da affrontare, che tutt’ora continua a far discutere, fu quello legato alla toponomastica. Già dal 2070 venne formato un comitato per affrontare questo tema, così importante e fondamentale per il futuro della nostra terra. Il dibattito principale è legato alla denominazione “Alto Adige”: sfociando ora l’Adige direttamente nel Mediterraneo non ha più senso chiaramente parlare di “Alto” Adige. La soluzione arrivò nel 2104, dopo 34 anni di tribolazioni e solo grazie ad un accordo con l’Austria. In primo luogo il toponimo Alto Adige venne cancellato definitivamente, non avendo più senso geografico. In secondo luogo, essendo il comune di Tirolo all’interno del Sudtirolo, si arrivò a chiamare il Sudtirolo col nominativo di Tirolo e il Tirolo con quello di Nordtirolo. 

Il boom turistico del 2097 infine inserisce Bolzano tra le mete più famose a livello mondiale. Da qualche anno sembra che il sogno del 76% della popolazione mondiale sia quello di “lasciare tutto e andare ad aprile un chiosco in una spiaggia di Bolzano”. Alla faccia di chi, solo un secolo fa, desiderava scappare verso l’estero alla ricerca di nuove possibilitá criticando la propria città e giudicandola noiosa con la storica frase “non c’è mai niente da fare a Bolzano”. Giungono ora turisti da ogni parte del mondo, per nuotare tra le calde, limpide, sicure acque del Mediterraneo Tirolese, per godersi la vita notturna con i suoi 186 locali notturni, i concerti, gli spettacoli, per visitare il museo acquatico di Ötzi assaggiando il famoso ghiacciolo omonimo e passeggiare romanticamente lungo la splendida costa gustando le famose, tipiche e gustose granite al Canederlo.

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