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May 13, 2013

10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #60

Franz
10 buone ragioni (semiserie) per le quali anche la settimana scorsa (29 aprile – 5 maggio 2013) è valsa la pena vivere in Alto Adige (che è vicino al Trentino e al Tirolo).

1. Perché all’aperitivo (nostro. Momento di auto glorificazione) More than apples and cows[1], si sono viste così tante persone (pure dal Trentino, pure dal Tirolo) per essere un martedì piovoso, che si potrebbe pensare che forse la battaglia contro l’atavica pigrizia dei corregionali stia andando scemando. Speriamo non sia solo un fulmine a ciel sereno (ciel sereno? Dove? Quando?).

2. Perché sempre all’aperitivo di cui sopra, abbiamo goduto di tre performance musicali del territorio tripartito che erano più che degne di rispetto e più che piacevoli e di alto livello e chi più ne ha più ne metta. Grazie ragazzi, sostenete con noi la mobilità culturale!

3. Perché da donna di città, farmi una passeggiata tra le vigne della “Bassa” è una di quelle esperienze magiche e bucoliche che lasciano il segno. Scoprire piante mai viste, scoprire come sono fatte le mele prima di essere le mele che trovo sul banco del mercato, scoprire come si taglia un ramo di vite perché cresca per benino per darci il Pinot Grigio che ci piace tanto. Sono cose che segnano.

4. Perché ha aperto il Lido di Bolzano. Il che suona un po’ come una beffa, vista la primavera difettosa che ci avvolge. Infatti è una beffa, oggi ho voglia di farmi due risate (alla faccia vostra, ma gentilmente).

5. Perché Das Ballhaus[2] del Vbb con poche (anzi manco una) parole e tanti fatti – ballati e cantati – ci ha raccontato la nostra avventura altoatesina. Tra i talenti che fanno lo spettacolo, pure il “nostro” Roberto Tubaro, di cui siamo fieri e orgogliosi!

6. Perché alle Giornate delle Lingue[3] a palais Campofranco, abbiamo avuto l’occasione di riflettere – insieme a tanti amici di varie provenienze – su ciò che è cambiato, su ciò che ancora non va, si ciò che si può e si deve fare nel moderno Alto Adige, in termini di bi-tri-pluri-multilinguismo.

7. Perché ancora una volta Artmaysound[4] – festival di musica e fumetto – ha animato la città di Bolzano suoni e immagini. Questa volta ancora meglio, utilizzando finalmente lo spazio antistante Museion, che si è riempito di giovani, che poi sono entrati al museo e via discorrendo. L’arte di avvicinarsi all’arte.

 8. Perché lì dove non ti aspetti, ti trovi a mangiare una frittura di pesce degna di un lungomare. A Salorno, nel ristorante Jolly. Da provare, se non mi credete.

9. Perché c’è gente qui che si da un sacco da fare, anche la dove non sarebbe proprio il suo: vedi Oscar Diodoro (grafico e illustratore), che insieme all’amica designer Giulia Morello si sono lanciati nella moda lanciando una linea di borse autoprodotte e autoserigrafate. Benvenuto Brandog[5]!

10. Perché quando il talento c’è, c’è. E fa bene ad andarsene da qui a sfornare successi oltre confine. Per poi portarne qualcuno anche in patria, per non farsi mancare nulla. Signore e Signori, Mr Simon Cazzanelli[6].

 

*nella foto il lido di Merano 

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