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April 16, 2013

Cradle Rockers #44. Anita, i pois e la varicella.

Gloria Gaio

Anita, i pois e la varicella. Tutta la nostra città è contaminata, i nidi distribuiscono i germi come caramelle: l’epidemia è iniziata. Chi sopravviverà non sarà mai più come prima…(sembra il trailer di un film sulla distruzione del genere umano tipo Deep Impact)

Solo la Oma ha commentato: “Potrebbe ezzere rozolien!” ma perché?? Tutti hanno la varicella, perché Anita dovrebbe aver preso la rosolia?? Vengono anche vaccinati contro la rosolia! Mistero della Oma, amen.

“Anita ha i puntini!” (Amelia)

“Eh già. Forse verranno anche a te.” le dico guardandola, augurandole di essere contagiata (una volta fatta, mai più, dico io.)

“Anche a me?” sembra chiedersi con disgusto la Terribilessa “Come la maga Magò drago?” (vedi “La Spada nella Roccia”)

Io: “Proprio così, ti vengono tanti puntini ma poi vanno via!”

Passo decine di minuti a spalmare un latte bianchissimo che secca le crosticine sul corpo di Anita, che sembra un dalmata a chiazzette e che, soprattutto, non ha nessuna intenzione di stare ferma a farsi mettere questo surrogato di calce. Pure tra i capelli! Tra le dita dei piedi! Eccone una qui, proprio sotto l’ascella.. Guarda dentro l’orecchio! Persino sulla lingua?? Non vi parlo di cosa c’era nella zona pannolino.. un microcosmo con un microclima a sè stante..

“No, no, no!” dice Anita, stizzita, spingendomi via con le sue manine ciccione.

Amelia: “Anche io voglio un principe azzurro vestito da principe azzurro…”

Io penso alle strambe diramazioni mentali che può prendere la testa di un bambino (puntini varicella – maga Magò – Principe Azzurro…?) e le chiedo se il suo principe azzurro possa essere Davide, l’amico di sempre.

“Ma no! Davide si veste da pompiere!” risponde Amelia, con aria di ovvietà (e reminiscenze carnevalesche), aggrappata alla maniglia della porta.

“Staccati dalla maniglia!” dico io

“No no no!” urla Anita, sempre più incavolata.

“Ha detto nonno?!?!” si chiede Amelia, dondolandosi alla porta, sorda alle mie parole.

“Amelia, la porta si rompe!” ho le mani bianche e uno Strillofono in azione sul fasciatoio. Non posso allontanarmi.

“Chiamo Chuck Norris!” (ci provo)

“Ma Chung Norrif vive nel booooofco…” (ma che fa? Mi vuole prendere in contropiede?)

“Nein! Nein! NEIN!!!” (Anita si ribella in tutte le lingue)

Dopo 8 giorni di quarantena finalmente Anita è guarita, ha smesso di nevicare (era ora) ed è spuntato il sole. Il momento giusto per farsi un giro in montagna, o al parco, un giro in bicicletta.. o per fare una bella vomitata in notturna! Che tempismo!

“Aspetto il venerdì sera per svoltare, così almeno il fine settimana è rovinato.” (Stomaco di Amelia)

 

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