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April 9, 2013

Fade in the past! Cut! Sissa Micheli e la viva evanescenza del passato

Karin Mantovani

Che titolo strano, mi sono detta. Sissa Micheli, giovane artista pusterese, torna in Alto Adige, a Merano, per esporre le sue opere. Sono intensi e ferventi di preparativi i pochi giorni che mancano all’inaugurazione  – questo giovedì, 11 aprile, ore 19 a MeranoArte – e Sissa ha lasciato la sua città di adozione, Vienna, avendo dormito solo poche ore nelle notti precedenti al viaggio. La capitale austriaca l’ha accolta ormai più di 20 anni fa quando vi giunse in treno assieme ad un’amica alla ricerca di un luogo che potesse offrire loro un costo della vita più basso e un accesso agli studi universitari gratuito. Da lì, salvo qualche interruzione, Sissa non si è più spostata. Il fascino della città mitteleuropea, il fermento intellettuale del “fin de siécle” e del fertile ambiente universitario l’hanno definitivamente conquistata, anche se per continuare a nutrire la sua sete di sapere e di conoscenza, la nostra artista brunicense ha viaggiato e studiato in Scozia, Gran Bretagna e Francia.

Ma torniamo alla mostra che a brevissimo verrà aperta e ci farà conoscere da vicino Sissa: sarà un caso, ma in questi giorni non faccio che sentir parlare del nuovo film sul maestro del brivido Alfred Hitchcock. La straordinaria icona cinematografica è a noi tutti nota per aver ideato alcune delle scene più inquietanti e spaventose apparse sul grande schermo e, pensando alle sue pellicole, non possiamo astrarre i personaggi dei suoi film dalle ambientazioni altrettanto enigmatiche in cui essi si svolgevano. Ho sfogliato un po’ della bibliografia delle opere di Sissa e mi è rimasta impressa quella sua attenzione al dettaglio, alla messa in scena che “non lascia nulla al caso” che possiamo ritrovare nelle opere fotografiche. Icastiche, ferme in un silenzio palpitante, le serie di immagini con il titolo “Possible filming location” ci raccontano quell’istante prima dell’accaduto, prima che si consumi una scena di crimine, oppure anche un incontro d’amore. La luce ha un potere narrativo e ci comunica quello stato di suspence che ci porta a spaziare con la mente.

Le situazioni che ricrei con le tue fotografie, Sissa, citano in alcuni casi il glamour degli anni Cinquanta hollywoodiani, come mai?

Quando ho iniziato ad usare la macchina fotografica ho fatto dei film stills. Il mio sogno era quello di diventare una regista, ma sono finita a fare il mestiere di fotografa ed artista. Non mi ne lamento, anzi! La mia arte è fortemente influenzata dalla letteratura, dalla narrativa e dal cinema. Ho realizzato delle opere fotografiche che ho esposto a New York, a Parigi e in Inghilterra. La mostra di MeranoArte ha indubbiamente un richiamo agli anni piú prosperi del glamour hollywoodiano, ai film in bianco e nero, ma anche alle pellicole più recenti ambientate in quel contesto storico. “FADE IN THE PAST! CUT!” è un suggerimento per una possibile regia che preannuncia un tuffo nel passato.

Così giovane, hai già all’attivo una lunga serie di eventi espositivi (guardare per credere, verificate voi stesi su www.sissamicheli.net) e poi… hai trovato la tua strada piuttosto in fretta e, con la stessa rapidità, anche il riconoscimento del valore della tua arte.

Solo dopo essermi laureata in lingue ho trovato l’espressione artistica che piú mi si confaceva e quindi mi sono iscritta all’Accademia delle Belle Arti di Vienna. Le idee le avevo già ben chiare allora: la fotografia aveva già esercitato il suo fascino su di me quando avevo 20 anni. La mia forte passione per il cinema e la televisione la devo, invece, al mio zio regista che viveva a Roma e che girava dei film documentari su personaggi al limite inteso come esplorazione e curiosità verso l’ignoto come Pier Paolo Pasolini, Norbert Kaser oppure Galileo Galilei. Se penso, invece, agli artisti che mi hanno influenzato di piú di tutti sono certamente i miei professori, vale a dire Friedl Kubelka, Franz Graf, Matthias Herrmann e Gunther Damisch.

L’entusiasmo e la semplicità con la quale Sissa si racconta mi contagiano e mi fanno pensare che ci siano tante porte aperte per i giovani artisti che desiderano far conoscere la loro personale interpretazione della realtà. Sissa è di certo stata fortunata, avendo la possibilità di crescere, fin da piccina, in un contesto ispirato e molto, molto ricettivo. Ma è anche stata capace di trasformare quanto ha appreso in un percorso artistico unico, stimolante, assolutamente originale. Le do fiducia e penso che la mostra di Merano sarà un’ottima e interessante occasione per conoscere una giovane artista altoatesina, ormai a pieno diritto cittadina del mondo, anche se reperibile al prefisso 0043.

http://www.kunstmeranoarte.org/Sissa-Micheli.307.0.html?&L=2#c2734

http://www.sissamicheli.net/

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