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April 8, 2013

10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #55

Anna Quinz

10 buone ragioni (semiserie) per le quali anche la settimana scorsa (02 – 07 aprile 2013) è valsa la pena vivere in Alto Adige.

1. Perché il Gewürztraminer Elyònd 2010 del Podere Provinciale Cantina Laimburg ha ottenuto la “Gran Medaglia D’Oro” nella categoria vini bianchi tranquilli prodotti nella vendemmia 2010. Tutto questo è successo durante Vinitaly 2013. Le altre cantine del Trentino Alto Adige presenti al concorso si sono aggiudicate in totale 25 Gran Menzioni. Insomma, ancora una volta, il nostro vino si dimostra eccellenza mondiale. Salute a tutti!

2. Perché la mostra Multisense[1] alla Galleria Civica, ci ha permesso di viaggiare con i sensi nei profumi, sapori, colori e visioni di quattro paesi lontani: India, Cina, Bosnia e Iran. Attraverso oggetti personali prestati alla mostra da 8 persone altoatesine, che però sono originarie di quei luoghi affascinanti. Perché noi altoatesini oggi, siamo gente da speck, ma anche da molto altro, come questo progetto dimostra benissimo.

3. Perché ancora una volta la piccola suggestiva città di Chiusa è stata centro dell’arte e della creatività locale. Ben 2 vernissage e un workshop molto molto interessante, quello di Circuit Bending tenuto da Secret Media Lab[2]. Nel borgo medievale, la tecnologia e gli “smanettoni” elettronici sono entrati in modo dirompente, portando il nuovo e il bello del nostro tempo.

4. Perché i nostri giovani altoatesini sono aperti, curiosi e viaggiatori. Per esempio Ingrid Ganthaler[3], che ora è in Giordania a studiare l’arabo. E così, poi potrà raccontare anche a noi che spesso ci arrocchiamo sulle nostre posizioni, altre storie di diversità e di convivenza. Per imparare a fare sempre meglio.

5. Perché nonostante tutto, la musica va avanti. È così all’Impronta Jazz[4], ancora concerti (sabato c’erano Jack Freezone and the Swingin Ciccioli) e ancora tanta musica, per non smettere mai di dimostrare che non è rumore, né disturbo, ma cultura. Che fa bene. Alle orecchie e allo spirito. Altrochè!

6. Perché il grandioso e spettacolare edificio Salewa Cube in zona industriale a Bolzano è un bel segnale evidente di imprenditoria illuminata, che nonostante la crisi investe e porta avanti l’economia locale. Con cose importanti come l’asilo aziendale.

7. Perché il Flohmarkt di Bolzano lungo le passeggiate del Talvera rende il primo sabato mattina di ogni mese un sabato mattina speciale. Bello attardarsi tra le bancarelle, per scoprire oggetti che hanno storie da raccontare e che fanno sembrare Bolzano un po’ più simile a una grande città, dove il momento delle pulci è fondamentale momento di socializzazione e scoperta.

8. Perché nel piccolo borgo di Cauria, appena sopra Salorno, c’è l’hotel e ristorante Fichtenhof[5], dove potete gustare la tipica cucina locale, ma con una marcia in più. Tutto rigorosamente a km zero, come i canederli di denti di cane, o il meraviglioso carpaccio di cervo che è una vera poesia.

9. Perché il VBB[6] da anni ormai premia i giovani talenti teatrali, invitando autori locali a cimentarsi con la scrittura di un testo che sarà poi messo in scena nel grande teatro bolzanino. Occasione unica per mettersi alla prova, e per sostenere scritture, testi e storie nuove. Che tutti amiamo Shakespeare e Goldoni, ma c’è bisogno di linfa autorale nuova, sempre. Segnalo che quest’anno ha vinto Simon Cazzanelli, ex splendido stagista di Franz. Fieri di lui, bravo Simon!

10. Perché sempre per la ragione numero 9., va segnalato anche l’impegno del Teatro Stabile di Bolzano in questa direzione. Iniziate in questi giorni le prove dello spettacolo “Forse tornerai dall’estero”, scritto dal giovane autore bolzanino Andrea Montali. Una storia di ordinaria altoatesinità, portata sul palco, tra gli altri dal grande Andrea Castelli. Bravo Andrea (Montali, ma pure Castelli, ci mancherebbe)!

* Nella foto la funivia di Passo Pordoi. 



[4] Leggi di più sulla questione “musica-non musica” all’Impronta Jazz e sostieni la causa per sostenere la musica dal vivo /2013/03/07/il-comune-limita-la-musica-live-allimpronta-jazz-club-il-gestore-occorre-fare-chiarezza/

[5] Il sito dell’hotel/ristorante http://www.fichtenhof.it/index_it.php

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