“Gli amanti passeggeri” di Pedro Almodovar: review + Cinema Quiz!

Pedro Almodovar torna, con questo film, agli stilemi ed alle tematiche (sesso e morte) che hanno caratterizzato le sue prime opere, irriverente e sboccato, anche se forse privo della forte impronta punk dei suoi anni Ottanta, elemento che, in qualche modo, rispecchiava il carattere della Spagna post dittatura franchista.

L’opera rivela in parte l’età del regista, ora libero di esprimersi a proprio piacimento proprio perché maturo ed affermato, in contrapposizione all’Almodovar delle origini, che scatenava la sua libertà al fine di affermare il proprio paradigma.

I personaggi di questa commedia sono, a conti fatti, tutti positivi, dotati di una sincerità e spontaneità surreali. Il set (un aereo di linea) pare quasi una scatola incantata, dove la telecamera introduce lo spettatore quasi conducendovelo per mano. Il viaggio diviene la metafora della pausa dalla realtà, ma, paradossalmente, proprio perché se ne allontana, regala ai personaggi uno sguardo su di essa abbastanza distaccato da consentire loro di riavvicinarvisi una volta atterrati, con un approccio più umano ed appassionato. La storia lascia lo spettatore con un sorriso, e la sensazione di non avere sprecato la serata.