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March 21, 2013

Tutto il mondo è paese #12. Bolzano, 21 marzo 1889

Roberto Tubaro

Esposizione universale Bolzano

Bolzano, 21 marzo 1889 – Bolzano, capitale dell’impero austro-ungarico, nota in tutto il mondo come la “città delle luci” per via di tutti i suoi lampioni (Georg Kraver ne ha contati ben due miliardi e trecentodue), rinomata per la bellezza della sua architettura, i suoi piccoli viali e i suoi scorci, per il Rosengarten, per la bancarella dei Würstel di Helmut, per i suoi millenni di storia oltre che per l’abbondanza dei suoi musei. Fra poco la nostra città avrà altri argomenti per poter far parlare di sé: dal 6 maggio al 31 ottobre si terrà l’Expo 1889. Voluta direttamente dall’imperatore Franz Joseph I von Österreich per celebrare le conquiste del secolo passato e accelerare lo sviluppo del prossimo, l’esposizione sarà l’orgoglio dell’impero ma soprattutto della nostra provincia sudtirolese. Il compito di tenere informati i fruitori dell’esposizione sarà affidato ad una rivista fondata per l’occasione, alla quale l’imperatore ha deciso di dare il suo nome: Franz. Nella rivista si potranno trovare tutti i tipi di informazioni utili: articoli di cultura generale sul Südtirol, articoli di cucina, i dieci motivi per vivere nel Südtirol austro-ungarico, articoli scritti da mamme austriache e tanto altro. Una rubrica fissa, altamente inutile, è quella scritta da Robert von Tauber, riguardante una rivisitazione del passato nel quale tutti i momenti storici mondiali vengono ambientati in Südtirol. Se non fosse cugino del fratello dell’imperatore non avrebbe grande futuro.

Ma veniamo alla notizia del giorno. È stata completata la costruzione della Torre Heifeller, l’opera più alta e impattante dell’Esposizione Universale di Bolzano. Concepita nel 1884 e realizzata tra il 1887 e il 1889, la grande struttura che prende il nome dal suo progettista, l’ingegner Gustav Heifeller, sarà il simbolo dell’Expo. In realtà Hans von Gravinzer, mago, indovino, enologo e sommelier, nella sua consueta lettura dei chicchi d’uva, sostiene che l’idea della grande torre non sia direttamente di Heifeller, il quale in realtà aveva pensato solamente ad un traliccio per il posizionamento di un’antenna ricetrasmittente. Di certo un traliccio con una forma un po’ più originale del normale, ma pur sempre un traliccio. Il giorno della presentazione del modellino dell’area oggetto di studio, ci si è trovati di fronte ad un traliccio realizzato ad una scala dieci volte più grande del previsto per colpa dell’architetto Wilhelm Gunterbacher. In un primo momento Heifeller fu tentato di mandare in esilio l’architetto. Ma quando la Commissione austroungarica per l’Autonomia dell’Expo Sudtirolese iniziò a complimentarsi per l’idea geniale, l’ingegnere si prese i meriti e cambiò le misure sulle carte. Ed ecco che la torre risulta essere progettata interamente a suo nome. Certo che trecento metri di torre sono difficilmente digeribili perfino dai cittadini di una città importante come Bolzano, culla della modernità e destinata, secondo i piani di espansione dell’Impero ad essere capitale dell’intero pianeta. Infatti sono molti i comitati che in poco tempo si sono formati per andare contro quello che viene definito un “mostro” del fondovalle. Per placare gli animi il borgomastro Josef von Braitenberg ha assicurato che la struttura rimarrà in piedi ad anni alterni, come compromesso tra i cittadini e i ricercatori. In realtà ascoltando un dialogo tra il Borgomastro Braitenberg  e l’Imperatore Franz Joseph I avvenuto durante la classica partita a Watten della sera, pare che il primo abbia riferito al secondo che “una volta terminata l’esposizione quest’offesa al gusto architettonico verrà smontata e regalata all’estero, magari alla Francia”.

In attesa dell’inaugurazione non possiamo fare altro che goderci questa nuova zona di Bolzano (un tempo facente parte del comune di Gries), sicuri del successo della manifestazione.

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  • Bolzano, 21 marzo 1889 | Rtcj · 

    [...] Bolzano, 21 marzo 1889 – Bolzano, capitale dell’impero austro-ungarico, nota in tutto il mondo come la “città delle luci” per via di tutti i suoi lampioni (Georg Kraver ne ha contati ben due miliardi e trecentodue), rinomata per la bellezza della sua architettura, i suoi piccoli viali e i suoi scorci, per il Rosengarten, per la bancarella dei Würstel di Helmut, per i suoi millenni di storia oltre che per l’abbondanza dei suoi musei. Fra poco la nostra città avrà altri argomenti per poter far parlare di sé: dal 6 maggio al 31 ottobre si terrà l’Expo 1889. (Continua su Franzmagazine) [...]

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