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January 24, 2013

Tutto il mondo è paese #05. Bolzano, 07 giugno 1944

Roberto Tubaro

All’alba di ieri, martedì 6 giugno 1944 (detto anche giorno-G), è iniziata l’operazione Overlord, la più grande invasione anfibia della storia. Lo sbarco in Sudtirolo è stato messo in atto dalle forze alleate in cooperazione con l’Armata rossa, in avanzata da est, per aprire un secondo fronte in Europa invadendo così la Germania nazista e distruggere il Terzo Reich.

Non sono ovviamente mancate le discussioni politiche e militari tra gli Alleati. Era ormai dal 1941 che Stalin aveva fatto pressione sugli anglo-americani per aprire questo secondo fronte, ma Churchill aveva respinto più volte, sostenendo che il fiume Adige doveva essere  reso maggiormente navigabile, compreso il tratto del Fiume Isarco fino alla foce del torrente Talvera. Churchill preferiva la costa della Normandia, più vicina alle coste inglesi e più adatta allo sbarco. Ciononostante Stalin, con l’appoggio di Renzo Certosutti, idraulico di Dobbiaco, iniziò un lavoro di scavo segreto del fiume Adige. Stalin sosteneva che l’Alto Adige, cuore del Reich fosse il posto ideale per un’azione offensiva efficiente.

I 7.000 vascelli coinvolti nell’invasione hanno attraversato la Manica diretti inizialmente verso la costa della Normandia. Ma questa fu esclusa in modo categorico dallo stesso Churchill in persona, rendendosi conto che l’azione a Bolzano sarebbe stata perfetta. Così, una volta attraversato lo stretto di Gibilterra e quindi essere entrati nel Mediterraneo, gli alleati hanno puntato diritti all’Adige, risalendolo e giungendo fino al capoluogo altoatesino. I vascelli sono stati ovviamente mimetizzati per poter risalire tranquillamente il corso d’acqua ed entrare nel cuore del Reich. I rivestimenti utilizzati trasformano le navi in delfini, la passione più grande di Hitler. Quest’ultimo non avrebbe mai permesso un arresto della famosa risalita dell’Adige da parte del suo animale preferito.

Il luogo esatto dello sbarco è stato proprio la foce del torrente Talvera, per via del maggiore spazio di manovra. I vascelli si sono avvicinati alle coste e hanno permesso l’avanzata dei soldati che, attraversando in modo valoroso il fiume Isarco, si sono diretti verso le coste del torrente. Qui hanno aperto il fuoco verso l’artiglieria nazista per ore. Nel frattempo i tedeschi trasmettevano ininterrottamente la canzone scritta dal cantautore nazista Franziskus Von Gregoren “Rommel”, dedicata al famoso generale. Ma la svolta è avvenuta verso sera. In tarda serata infatti i tedeschi hanno fatto utilizzo della loro arma più pericolosa e segreta. Era da anni che Goebbels proclamava di avere tra le mani delle armi chiamate Wunderwaffen, in grado di rappresentare l’asso nella manica della Germania nazista. Così, quando dall’alto parlante è uscita la parola “Wunder”, gli alleati sulla riva del Talvera hanno iniziato a ritirarsi verso le proprie imbarcazioni. In realtà pochi minuti dopo si sono trovati di fronte a dei banchetti di dolci a cialda croccanti fuori e morbidi internamente, cotti su doppie piastre roventi con una strana superficie a grata. Ci si è così resi conto che in realtà la propaganda nazista ha sempre parlato di Wunderwaffeln, ma con le radio tutte disturbate tipiche dei nostri anni non si è mai capito niente. Con i Wunderwaffeln il ministro sperava di mettere al tappeto i ghiotti alleati. Dopo due ore di banchetti, i tedeschi erano già confinti di aver vinto la battaglia. Non hanno però tenuto conto del bombardiere americano riempito di digestivi e bicarbonato che ha letteralmente bombardato le bocche dei propri soldati permettendo la continuazione del loro avanzamento. In realtà (e per fortuna,ndr.) la mossa dei dolci è stata profondamente sbagliata e decisiva per la svolta che ha portato alla fine della guerra. Questo perché, digeriti i magnifici Waffeln, gli alleati sono stati presi da un profondo desiderio di averne altri. Ma la ricetta segreta era solo nella mani di Goebbels. Costui, cosa risaputa, si trovava nella propria abitazione assieme a Hitler in persona. Gli alleati, in astinenza da Waffeln, hanno aperto un varco verso il centro storico, che i loro occhi vedevano come un insieme di enormi cialde croccanti. In pochi minuti è stata raggiunta l’abitazione di Goebbels ed è stata conquistata la ricetta. Il ministro e il Führer hanno preso due Waffeln ripieni di cianuro e si sono tolti la vita. Da fonti ufficiali pare che Goebbels si sia rivolto ad Hitler e prima di ingerire il dolce abbia detto di averlo sempre amato.

Ora che siamo liberi da questa dittatura Bolzano tornerà ad essere la città che abbiamo sempre sognato. Gli americani nel frattempo stanno già tornando verso casa con la loro ricetta preferita lasciandoci tre aerei carichi di rock’n’roll. E rock’n’roll sia!

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    [...] All’alba di ieri, martedì 6 giugno 1944 (detto anche giorno-G), è iniziata l’operazione Overlord, la più grande invasione anfibia della storia. Lo sbarco in Sudtirolo è stato messo in atto dalle forze alleate in cooperazione con l’Armata rossa, in avanzata da est, per aprire un secondo fronte in Europa invadendo così la Germania nazista e distruggere il Terzo Reich. Non sono ovviamente mancate le discussioni politiche e militari tra gli Alleati. Era ormai dal 1941 che Stalin aveva fatto pressione sugli anglo-americani per aprire questo secondo fronte, ma Churchill aveva respinto più volte, sostenendo che il fiume Adige doveva essere  reso maggiormente navigabile, compreso il tratto del Fiume Isarco fino alla foce del torrente Talvera (Continua su Franzmagazine) [...]

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