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January 16, 2013

10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #43

Anna Quinz

10 buone ragioni (semiserie) per le quali anche la settimana scorsa (7 – 13 gennaio 2013) è valsa la pena vivere in Alto Adige.

1. Perché a pochi metri dalla città di Bolzano, sali sulla collina di San Genesio e sei magicamente in un piccolo paesino da cartolina, con vista stratosferica sulle montagne che rendono così attrattiva la nostra terra e puoi sentirti un po’ fuori e un po’ sopra al mondo. Se poi (anche fuori dagli orari del pranzo della gente seria, ossia verso le 14.30) ti trovi a chiedere un pasto al ristorante “Al Cervo”, trovi canederli di prim’ordine, affettati che sono una poesia e dei Kaiserschmarren che sono una vera bellezza.

2. Perché il Mart è sempre il Mart. E il Mart merita sempre una visita. Anche se non siete fan di Mario Botta o dell’arte moderna barra contemporanea. In particolare la mostra per festeggiare i primi dieci anni “La Magnifica Ossessione[1]” è una mostra complessa ma completa, che dà un’ottima panoramica sull’arte di ieri e di oggi. Il tutto “pescando” nei sotterranei del museo, nei suoi archivi, nella sua collezione di tutto rispetto.

3. Perché sempre nella mostra di cui sopra, è bello trovare tra Cindy Sherman e Nan Golding la “nostra Valentina Miorandi”; tra Keith Haring e Jean Michel Basquiat la “nostra” Laurina Paperina; tra Mike Kelley e Anish Kapoor il “nostro” Stefano Cagol. Sono soddisfazioni (mica solo per i “nostri”, pure per noi “semplici” spettatori conterranei).

4. Perché se come me dovete andare a Roma (ed ecco svelato il motivo del ritardo della rubrica, questa settimana), ora finalmente avete qualche collegamento via treno in più. Che si dice sempre che siamo al centro della mitteleuropa, ma ahimè collegati male. Vero. Ma qualche passo si fa e ce ne compiacciamo.

5. Perché non abbiamo il mare vicino, ma il Lago di Garda ha comunque il suo perché. In giornata, si può facilmente arrivare sulle rive del lago: in inverno per lasciarsi stregare dalle malinconiche e bellissime atmosfere, in estate per armarsi di crema solare pinne fucile ed occhiali e fare come se si fosse al mare. Dicono poi che per gli amanti del surf è una pacchia. Io che ne so? però se lo dicono, sarà vero.

6. Perché finalmente è arrivato nelle sale il film di Giuseppe Tornatore “La migliore offerta[2]”. Che come sapete è stato in parte girato anche qui. Così se anche voi siete fra i tanti che hanno partecipato alle riprese, potete sedervi in sala e fare un po’ i fighi e dire “Io c’ero”.

7. Perché se amate le polpette svedesi e i kit di montaggio dai nomi impronunciabili, potete in poco tempo fare un salto all’Ikea di Innsbruck. Non che la casa Ikea sia la casa dei nostri sogni, ma qualche aggeggio da cucina, un tappetino per il bagno o un cuscino variopinto, ci stanno sempre (non percepisco soldi dall’Ikea per queste affermazioni. Ma a me le polpette svedesi piacciono e pure qualche aggeggio da cucina. Meno i kit di montaggio).

8. Perché c’è ancora voglia e bisogno di parlare di musica[3]. Anche se l’occasione non è delle più liete (la chiusura a Bolzano del locale Rock’n’roll), in tanti hanno detto la loro sul sistema musicale locale, sul bisogno di musica live, sul rock, che a quanto pare, non è affatto morto. Lunga vita al rock!

9. Perché ci sono genitori attivi che credono nella cittadinanza attiva e si danno da fare con attività attive per la loro città. Sono quelli di gira[sole:sonnen]blume[4] che per salvare un parco cittadino, invece che fare semplici manifestazioni o proteste di piazza, si sono inventati un progetto interessante fatto di incontri, workshop, dialoghi. Essere costruttivi è il meglio che una città, e un cittadino, possa fare.

10. Perché in Alto Adige ci sono mamme e mamme. E ci sono le mamme rock. Come Eva Corre[5], che ci racconta dei concerti e delle avventure rock che condivide con suo figlio. Un modo divertente per seguire la scena musicale locale e i suoi eventi ma anche per spiare un po’ il rapporto madre-figlio, attraverso le note graffianti del buon vecchio rock’n’roll (che – vedi sopra – ancora tiene botta, e non si da per morto).



[1] La mostra “La Magnifica Ossessione” passo per passo, vista da Aaron Ceolan /2012/12/30/mart-10-anni-a-testa-alta/

[3] Segui il dibattito sulla musica in Alto Adige /2013/01/11/be-music-molla-il-rocknroll-club-cosa-non-ha-funzionato-2/

[4] Guarda l’intervista a uno dei “papà attivi” Thomas Demetz /2013/01/07/la-cittadinanza-attiva-e-un-girasolesonnenblume/

[5] Segui le avventure di Eva nella rubrica “Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll /2013/01/15/pimples-wrinkles-and-rocknroll-03-il-poster-del-destino/

 

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There are 2 comments for this article.
  • livio memo · 

    cercavo notizie su Pichler. Ho letto di Anna Quinz scritto da Anna Quinz e mi sono perso cercando di capire che cosa fa, poi ho pensato che più affascinante sarebbe sapere chi è.
    Undicesima ragione di stare qui: i concerti jazz che puoi ascoltare nei vari dekadenz, carambolage….. e un contadino che ti racconta cosa dice ai suoi alberi in fiore, ma solo la mattina presto perchè dopo c’è troppo rumore e gli alberi si tappano le orecchie.

    Ma è possibile trovare il film di Andreas Pichler?

    saluti livio memo

  • Anna Quinz · 

    ciao livio, grazie dell’unidicesima e dodicesima buona ragione. le terrò in considerazione sicuramente (le ragioni sono sempre molto soggettive, dipendono da dove riesco fisicamente ad arrivare in una settimana) ;-)
    per quanto riguarda andreas pichler, io gli ho fatto intervista che trovi qui, /2013/01/16/venezia-e-un-teorema-intervista-al-regista-andreas-pichler/
    il film invece dovrebbe essere ancora in proiezione al filmclub di bolzano.
    a presto!

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