Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll #02. Il concerto dei Fuzztones

Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll #02. Il concerto dei Fuzztones
“Figlio, tu vieni al concerto dei Fuzztones? Voglio comprare i biglietti in prevendita, così risparmio un po’.” Chissà se questa volta viene. Il garage punk è figlio della fine degli anni sessanta, forse non gli interessa, ma questa volta interessa a noi. “Garage? Certo che ci vengo, GENIA. Eppoi ci sono i Peggy Germs”. Bene, questa volta è lui che viene al concerto che abbiamo scelto noi. E così, in tre varchiamo la porta del Rocknroll Club alle 22, dopo aver girato un po’ per trovare parcheggio. Il locale non è ancora pieno, ma d’altronde neppure i Peggy Germs hanno iniziato a suonare. Pubblico veramente “trasversale” dai venti ai cinquantanni o anche di più. C’è chi ha voluto “vestirsi un po’ rock” ed ha sfoderato la maglietta dei Doors dimenticando a casa la divisa diurna da ufficio. Ci sono le signore over quaranta, vestite casual-elegante, che sembrano appena uscite dal ristorante con i due compagni e che attendono l’inizio del concerto sedute ai divanetti del pub. C’è il nerd trentenne camicetta-maglioncino-barbetta-occhiali. Ci sono i tatuati di tutte le età. Ci sono anche i ragazzini di vent’anni che iniziano le danze, appena Mr. Alex, frontman dei Peggy Germs inizia a cantare.
La nostra band bolzanina è in gran spolvero, stasera. Innanzitutto c’è un chitarrista in più, la bassista ha una mise intrigante con la parrucca a caschetto bianca, Mr. Alex ha gli stivaletti rossi che fanno pendant con la camicia. La gente piano piano si scalda, il ritmo è irresistibile e i Peggy Germs hanno veramente “un gran tiro” stasera. Mr. Alex è così convincente nella sua performance, da diventare quasi bello: è la forza della musica. Salta un fusibile all’ampli, ma si riesce ancora a fare un pezzo. Poi la solita mezz’ora cambio strumenti; un saluto ai conoscenti, divanetti, coca-cola, uno sguardo al merchandising: magliette, cd dei Fuzztones, ma anche il 45 giri dei Peggy Germs.
Finalmente The Fuzztones arrivano sul palco, il primo pezzo è per rompere il ghiaccio e il cantante tiene gli occhiali scuri: non riesco a capire l’età, ma lui dovrebbe essere il componente originario della band. Alle tastiere una donna con camicia animalier, alla batteria e al basso due che contano sicuramente numerose primavere. Longilinei di stampo british: quelli, per intenderci, che riescono a chiudere le giacche a 4 bottoni, visi un po’ segnati ed espressivi. E che suono! Il cantante si toglie gli occhiali, scruta il pubblico dal palco, cerca il contatto visivo con gli astanti, parla in inglese e non capisco nulla, ma la sua chitarra parla per lui. Cattura l’attenzione, è magnetico. Ci sono due ragazze con la sindrome da groupies, là nelle prime file, che agitano le mani in alto, mentre delle gocce di sudore scendono dai lunghi capelli nero corvino del frontman, capelli inequivocabilmente tinti. Nei pochi attimi di pausa che ci sono dopo due-tre pezzi, noto un signore proprio vicino a me, davanti all’amplificatore e al cantante, età approssimativa over 60. Si tappa le orecchie con entrambe le mani. Tutto il concerto così!?! Il volume è perfetto, non è troppo alto, ma certo non troppo basso! Ehi, mica è un concerto di musica da camera! Chissà quanto tempo è passato dall’ultimo concerto rock a cui ha assistito… Però stasera è qui, proprio lì davanti agli ampli e ci resta per tutto il concerto, compreso il bis, sempre con le mani sulle grandi orecchie, come una delle tre scimmie (non vedo-non sento-non parlo) e lui è quella che non sente. Musica divertente, pubblico divertito, grandi ballate.
Chiedo al Figlio se gli è piaciuto. Certo che gli è piaciuto, ha ballato per tutto il tempo! Lo capisco dal suo “Sì” privo di dettagli. Ma quello è ovvio, non deve stupire, l’adolescente non vuole darmi troppa soddisfazione. Mi parla di un gruppo garage giapponese che ha sentito sul tubo, ma più “noise”.
Beh, sapete che vi dico? Per questa volta, rughe 1 brufoli 0. Lo dicevo che era un gran concerto.
E voi? Non c’eravate? Eh, cosa vi siete persi…