Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll #01. Regalo di Natale

20.12.2012
Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll #01. Regalo di Natale

Pimples, Wrinkles and Rock’n’Roll #01. Regalo di Natale

20.12.2012

“Figlio, cosa desideri quest’anno come regalo di Natale?” Lo so, si dovrebbe cercare di fare una sorpresa, ma riuscire a star dietro ai desideri dei figli adolescenti è molto complicato. I gusti cambiano, a volte nell’arco di pochi mesi, prima passano, poi ritornano, i panorami si allargano… Meglio chiedere, per mantenersi al passo coi tempi.

“Vorrei il nuovo cd di Trucebaldazzi, esce l’8 dicembre…” risponde il figlio.

Bene, un cd! penso. La musica è sempre benvenuta a casa mia e anche il mio bancomat sembra applaudire all’idea.

“Lo sai chi è Trucebaldazzi, vero, GENIA?” aggiunge il figlio (genia = femminile di genio, ovvero persona fornita di intelligenza straordinaria ndr). Non deve colpire il tono irriverente dell’adolescente; lo sapete anche voi, la migliore scuola è il buon esempio e in queste parole riconosco, mio malgrado, lo stesso tono da me usato proprio ieri l’altro, quando gli ho chiesto se sapeva chi era Alessandro Manzoni. Comunque io lo so chi è Trucebaldazzi! E’ un rapper bolognese. Roba da giovani, direte voi… Beh, provate a guardare le cose da un punto di vista diverso, c’è sempre un elemento in comune, una sorta di filo conduttore che lega la musica di oggi a quella di ieri.

Il mio personale “faro”del genere rap, è il vinile dei Public Enemy, originale del 1988 , che tengo gelosamente custodito nel mobile del soggiorno. Se per caso fate parte di quelli che identificano il rap come la moda di quei ragazzotti dai pantaloni larghi calati un po’ sul sedere, le canotte da basket e i cappellini americani con la visiera, beh… siete sulla strada sbagliata. La cultura hip hop è così vasta che c’è il rischio di perdersi! Ma se riuscirete ad entrare almeno un po’ in questo mondo, superando le prime difficoltà legate al linguaggio (i termini come blow, flow, crew e via dicendo), riuscirete ad apprezzare anche questo genere musicale. Se poi voi, come me, siete tra quelli a cui le parole rimangono spesso “sulla punta della lingua” mentre parlate, allora anche voi, come me, resterete affascinati dagli MC’s della musica rap, capaci di improvvisare flussi di parole, di senso compiuto, rigorosamente in rima e a ritmo di musica. Li avete sentiti per esempio i bolzanini NidoSound o i trentini Rap’n’Bass, veri campioni di freestyle? Oppure il rap di Mortecattiva: un rapper trentino dai testi duri, crudi, provocatori. Secondo me, il rap è oggi il genere musicale che si fa miglior interprete della contestazione, della protesta. Il rap può avere testi forti, volutamente “explicit”, in certi casi. Esiste anche il rap “buonino”, è vero, quello commerciale, approdato alle major e trasmesso da mtv, ma non è di questo che sto parlando. Parlo di quello underground, quello del mercato parallelo, quello della gente “rude e reale” . Penso che sia proprio la protesta, la provocazione, l’elemento in comune con il rap americano degli inizi, quello appunto dei Public Enemy. Questo almeno è quello che ho capito io, che posso anche non aver capito nulla.

Ma adesso mi resta da risolvere il problema del regalo di Natale. Nulla sarà più difficile del Natale del 2003, quando cercammo disperatamente, in tutti i negozi di giocattoli di Bolzano, uno dei pupazzetti Hamtaro, i criceti della serie di cartoni animati giapponesi trasmessa da Italia 1. Ronfo, si chiamava, me lo ricordo ancora, era quello che mancava alla bimba per finire la collezione!

Bene, ho trovato il sito di Trucebaldazzi. Il suo rap, lo dice nella home del sito, è uno sfogo alle difficoltà della vita, una specie di terapia. Le spese di spedizione costano perfino più del cd! Facile! Basta mandare una mail e ci si mette d’accordo per il pagamento, direttamente con Matteo, che è soprattutto un fenomeno web. Il suo video “Vendetta vera”del 2010, conta poco meno di tremilionienovecentomila visualizzazioni su youtube. Titolo più che significativo per il primo cd: “Odio la scuola”. Beh, certo, ecco la protesta! A Natale, ci sarà un bel dibattito con il “genio delle medie” sul significato dei testi!

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