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December 19, 2012

I AmSTERDAM #01. Primo assaggio ad Oud West

Cristina Vezzaro

È questo lo slogan con cui ti accoglie la città, che già a settembre, quando ci sono stata per la prima volta dopo tanti anni, era di parecchi gradi più fredda dell’Italia. Finisco a vivere in un quartiere tranquillo, Oud West, alle porte del centro storico, dove un mercato vivace e colorato oltre che multiculturale, il mercato di Ten Kater Straat, la rende subito un po’ casa.

Casa invece è una delle tante case che caratterizzano la città: piccoli edifici di due piani con la porta d’ingresso lato strada, salone e cucina che si sviluppano in lungo fino ad affacciare su un giardino interno, una scala e al piano di sopra un paio di stanze e uno o due bagni. Il gatto mi guarda tra il flemmatico e l’incuriosito mentre mi sistemo in casa sua.

1Non riesco a non muovermi subito nel quartiere, alla ricerca di qualche punto di riferimento che mi permetta di ritrovare casa più avanti. La strada con il tram è costellata, sui due lati, da negozietti e caffè, ristorantini con dehors accoglienti con i funghi e le coperte per scaldarsi. Al kostverloren trovo subito un ottimo cappuccino e un’atmosfera accogliente, con i giornali e la gente seduta ai tavolini a chiacchierare o leggere o lavorare.

2Le piste ciclabili si snodano parallele lungo tutti i marciapiedi e ciclisti alti e atletici sfrecciano in formazioni varie sulle loro alte biciclette, talvolta con bambini accomodati nelle ceste di legno davanti.

È una delle attrazioni di Amsterdam, questa umanità che si spinge attraverso la città incurante di chiunque le stia accanto o cerchi di ostacolarla nel suo cammino. Decido allora di lasciarmi trascinare anch’io da quest’onda e di andare alla scoperta di Amsterdam un po’ come capita.

Fotografie di Lorenzo Munaro

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