Tutto il mondo è paese #01. Bolzano, dicembre 1933

A neanche un anno dal suo giuramento il cancelliere tedesco Adolf Hitler ha fatto visita al Mercatino di Natale di Bolzano. In vacanza con gli architetti Albert Speer e Hermann Giesler, nella speranza di ritrovare nell’architettura altoatesina un punto di riferimento, il cancelliere tedesco ha trascorso una giornata intera per le vie del capoluogo. La sera ha cenato in una nota birreria bolzanina per poi recarsi al mercatino dove ha potuto sorseggiare una buona quantità di vin Brulè. “Sono rimasto molto affascinato dalla vostra città e dalla vostra provincia. Da questo viaggio ho capito una cosa: la mia vita non è fatta per la politica. Il mio sogno è poter avere una mia malga in una sperduta valle e vivere di quello che la terrà vorrà fornirmi e poter realizzare il mio secondo sogno, quello fare lo scrittore. Per questo motivo ho deciso di lasciare il mio incarico di cancelliere, di sciogliere il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori e di trasferirmi sulle Alpi, vicino alle mie origini. Sono sicuro che la Germania riuscirà ad uscire dalla crisi anche senza di me. Devo poi dire che il mercatino di Bolzano mi è piaciuto davvero molto, tanto che vorrei dedicare il mio primo vero libro a quella parte di mercatino con gli alberi in quella corte a lato di piazza Walther, dove fanno per altro degli ottimi vin Brulè. Il titolo del mio libro sarà “Mein Kampfrank”.”

Detto questo, l’ormai ex cancelliere, ha reso pubblico al popolo tedesco la sua decisione e si è recato in un luogo non precisato dove lo aspetta una nuova vita, lontana da una politica che già lo portò ad essere incarcerato, lontano da tutto ciò che fino ad ora aveva creato, nella speranza di un buon futuro da contadino-scrittore.