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December 3, 2012

10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #39

Anna Quinz

10 buone ragioni (semiserie) per le quali anche la settimana scorsa ( 26 novembre – 2 dicembre 2012) è valsa la pena vivere in Alto Adige.

1. Perché il Sole 24 ore ha decretato che Bolzano è la città con la più alta qualità di vita d’Italia. E al terzo posto si classifica Trento. Serve aggiungere altro? Io ogni settimana trovo ben 10 ragioni per sostenere questa tesi!

2. Perché i giovani artisti trentini, nella loro azione di “salvataggio” della Galleria Civica di Trento[1], hanno attivato una rete di persone unite dal bisogno di dire e fare arte nel territorio, una rete fatta di artisti, curatori, media e semplici appassionati, bolzanini e trentini. Che se anche la Galleria Civica non andrà nella direzione voluta, la rete resterà, e questo è un bene. Per l’arte e per le persone.

3. Perché la Lunga Notte dei Musei a Bolzano[2] come ogni anno muove migliaia di persone attraverso gli spazi museali cittadini. Che per una notte sono pieni pieni. C’è da sperare che poi quella notte diventi molti giorni, certo è che il sistema musei, ha delle belle notizie per noi, e questo ci piace, perché a noi i nostri musei stanno a cuore. Giusto?

4. Perché con l’iniziativa dell’Adventskalender[3] nato in collaborazione tra noi di Franz e il glorioso papperlapapp, possiamo riscoprire tante band della zona, che hanno fatto e fanno tutt’ora la storia della scena musicale locale. Una risorsa troppo spesso sottovalutata dalle alte sfere, che però invece gli amici del papperla ci riportano sempre alla memoria.

5. Perché alla fine, anche quest’anno, ha aperto il Mercatino di Natale. Non che io sia una fan, però è vero che andare a bersi un bicchiere caldo (rigorosamente succo di mela con rum, il vin brulè è discutibile)  a Palais Campofranco è sempre un buon appuntamento per noi cittadini di Bolzano, soprattutto nelle serate infrasettimanali. E comunque, se pullman interi arrivano da ogni dove per visitarlo, qualcosa di buono ce l’avrà, no?

6. Perché hanno aperto pure gli impianti sciistici. Così voi sportivi siete contenti (io indifferente, ma mi rendo conto che per molti questo è evento degno di nota).

7. Perché il riconoscimento di cittadino (bolzanino) dell’anno 2012 è andato Marco Bernardi. E questo è un buon segno, visto che dimostra che anche attraverso il teatro (e soprattutto il buon teatro) si può fare del bene – civico – per la propria città.

8. Perché dopo anni di assenza sono tornata al Circolo Cittadino. Non è che sia proprio il mio ambiente, però ho avuto l’occasione di chiacchierare con qualche “diversamente giovane” (parole loro) che mi ha fatto pensare alle tante cose preziose che gli anziani possono trasmettere a noi giovani e ai tanti segreti del passato della nostra terra che noi non conosciamo che ci possono raccontare. Pare si facessero grandi feste e che la vita notturna bolzanina fosse uno sballo. E noi che credevamo che solo ora Bolzano si fosse finalmente svegliata…

9. Perché non è che si sentisse la necessità dell’ennesimo libro sull’Alto Adige, però quello appena uscito “Stare insieme è un’arte. Vivere in Alto Adige/Südtirol[4]” di Lucio Giudiceandrea e Aldo Mazza, apre nuove prospettive positive sulla riflessione sulla convivenza, che appunto, dal concetto di “convivere” passa a quello di “stare insieme”. E tutte le coppie del mondo sanno la profonda differenza tra le due cose. E sanno che la seconda è ben più difficile, certo, ma anche molto molto più ricca di soddisfazioni.

10. Perché grazie agli Architects party[5], gli studi di architettura della provincia hanno aperto le loro porte al pubblico, lasciandoci entrare nel loro mondo e mostrandoci anche qualche “dietro le quinte” di quel mestiere che tanto lustro porta alla nostra terra.

 


[1] Il blog da cui seguire tutti gli aggiornamenti della battaglia pro Galleria Civica http://civestn.blogspot.it/

[2] Le novità da scoprire sui musei cittadini, e qualche sogno sul museo che vorrei /2012/11/30/lunga-notte-dei-musei-di-bolzano-unoccasione-per-pensare-ai-musei-che-vorrei/

[3] La prima casellina del calendario d’avvento Franz + papperlapapp /2012/12/01/adventskalender-1/. Da qui a Natale, come ogni calendario che si rispetti, una casella una sopresa.

[4] La pagina della casa editrice alphabeta, con la presentazione del libro http://www.edizionialphabeta.it/Book/it-142-2885.aspx?id=978-88-7223-206-4

[5] Qualche pensiero e qualche segnalazione, sull’architettura eccellente dell’Alto Adige /2012/11/27/interno-con-camino-five-houses-of-aast-alto-adigesudtirol/

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