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November 23, 2012

Tito Boeri a Merano per parlare con i giovani di futuro

Luca Sticcotti

In una recente intervista rilasciata al quotidiano Alto Adige l’economista Tito Boeri ha dichiarato: “ad essere troppo autoreferenziali, oggi, si rischia di non fornire gli strumenti di sopravvivenza ad una intera generazione”.

In questa affermazione vi sono sufficienti elementi per rendere l’incontro pubblico che Boeri avrà questa sera a Merano (Pavillon des Fleurs Kurhaus, ore 21, ingresso libero) estremamente interessante ed attuale. Non solo per l’evidente riferimento ai giovani di Liberamente che l’hanno invitato per riflettere insieme, ma anche per il riferimento tutt’altro che velato alla spinta “superautonomista” che sta caratterizzando molte regioni europee alla ricerca in questi giorni convulsi di una “difesa” del proprio benessere economico nell’attuale difficile congiuntura economica. L’esempio della Catalogna che tra poche ore andrà un voto con la prospettiva concreta che il vincitore subito dopo proponga l’indipendenza dalla Spagna è solo l’esempio più eclatante di un meccanismo che non vede estraneo, come sappiamo, anche l’Alto Adige Südtirol.
Boeri – classe 1958, professore ordinario di economia del lavoro, direttore scientifico del Festival dell’Economia di Trento – è uno degli esperti italiani ed europei di maggior spicco per quanto riguarda il tema cruciale della necessaria riforma del mercato del lavoro. I temi di Boeri cui si occupa da anni – anche come superconsulente di Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Commissione Europea, OCSE e governo italiano – sono tutti cruciali: salario minimo orario, diritto alle prestazioni sociali, sussidi di disoccupazione, tipologie di contratti di lavoro.
Nel 2009 Boeri ha poi scritto un libro intitolato “Contro i giovani. Come l’Italia sta tradendo le nuove generazioni“.
Insomma: tutto questo ci fa pensare che vi siano tutte le premesse affinché l’incontro di stasera a Merano si affermi come uno dei più interessanti tra le molteplici proposte che in questi giorni stanno affollando il panorama culturale e politico locale. Con il valore aggiunto che al centro dell’attenzione sarà per forza di cose il presente nella prospettiva della costruzione del futuro, senza rendite di posizione da salvaguardare, come spesso accade. Non è poco.

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