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October 30, 2012

Arrabbiati e non choosy?

Luca Sticcotti

A 48 anni mi sento a metà strada.

E, lo ammetto, appena sentita la notizia del “choosy” affibbiato dalla ministra Fornero ai ‘ggiovani ho subito pensato a giochi di parole, come quasi sempre faccio.
Siete dei moc-choosy, avrà pensato la Fornero… ed intanto mi veniva in mente una vecchia canzone di Celentano, rap ante litteram: “Prisencolinensinain-choosy”.
Insomma, mi fanno sorridere tutti coloro che questa cosa l’hanno presa troppo sul serio. Quasi come se fossero dei segretari della CGIL (avete mai visto sorridere un segretario della CGIL?).
“Sconcertato dal tanto sconcerto” fortunatamente mi sono imbattuto in una nuova meravigliosa vignetta di Altan in cui un adulto sollevando un neonato dice “un giorno sarai uomo” e il neonato risponde “e passerò sul tuo cadavere?”.
Nella vita ministri tecnici fanno in buona parte i professori e quindi sono abituati a pontificare e a sentenziare. Con una dose variabile di aplomb, of course.
L’attuale crisi di nervi della politica ci impone di scegliere tra loro e i politici di professione o gli imprenditori prestati alla politica rispettivamente della prima e della seconda Repubblica.
Io, personalmente, faccio fatica a scegliere. Ma consiglio ai più giovani di me di pedalare come veri ciclisti professionisti sulla bicicletta che hanno ricevuto in dotazione. Diffidando da manager pronti a doparli, finti meccanici, vigili urbani troppo solerti.
Insomma: ragionate con la vostra testa, documentatevi e preparatevi a dare filo da torcere a questo mondo di adulti furbastri. Migliorando quel che hanno realizzato, prima di essere presi dall’isteria collettiva.
Prendeteli per i fondelli e superateli di slancio. Arrabbiarsi non serve e riduce sempre quel 100% di lucidità mentale di cui avete assolutamente bisogno.

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