“Tutta tua la città”, alla riscoperta dell’identità urbana

La mappa personale della città, quella che ognuno di noi si costruisce nel corso della vita, è composta di un intricato sovrapporsi – temporale-spaziale – di spazi fisici (i palazzi, gli incroci, quella panchina, quell’albero, quella casa che non c’è più…) e luoghi mentali (incontri, occasioni, abitudini, incidenti, eventi piccoli o grandi impressi, in maniera misteriosamente selettiva, nella memoria): un puzzle cognitivo composto di immagini colorate di emozioni, a cui è ancorato il nostro orientamento. Cioè la nostra capacità di abitare lo spazio, di sentire quello spazio come proprio e di immaginare nuovi percorsi e traiettorie. Ma una città per vivere come comunità, cioè come complesso coeso e solidale di persone, necessita di una mappa comune, ovvero di una mente locale. Perché “quello che distingue il processo di apprendimento individuale rispetto ad un luogo, dalla “mente locale” di un luogo, è una frequentazione collettiva e assidua nel tempo” (Franco La Cecla).

Ecco che percorrere la propria città a piedi, pratica dimenticata di costruzione dell’identità, se concepita come esperienza di condivisione diventa azione simbolica funzionale al respiro della città stessa. Sotto questo profilo, la passeggiata attraverso i quartieri Don Bosco ed Europa Novacella, promossa dall’Associazione Cristallo con il titolo “Tutta tua la città”,si configura come operazione piacevole e leggera di riappropriazione simbolica dello spazio urbano. Attraverso la riscoperta delle storie e dei simboli meno frequentati della città, Bolzano fa mente locale.

Appuntamento, dunque, sabato 6 ottobre alle ore 15.30. Partendo dal Parco delle Semirurali, il tragitto si sviluperà tra Ponte Palermo, via Cagliari, Piazza Matteotti e il Conventino di Novacella. La durata dell’intero percorso, compreso l’intervento delle guide in occasione di ciascuna tappa (Carla Giacomozzi, Luigi Caneve, Paola Bassetti, Diego Delmonego, don Olivo Ghizzo e Pio Fontana) sarà di circa due ore e mezzo. Il gruppo, creatosi spontaneamente alla prima tappa, concluderà il proprio percorso con un bicchiere di ottimo vino novello di Maria Heim.

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