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August 23, 2012

In mostra i “colori” di Davide Brandlechner

Katia Pizzinini

Verrà inaugurata venerdì 24 agosto alle 18.00 l’ultima mostra della serie di esposizioni estive allestite dall’associazione degli artisti ladini EPL – Ert por i Ladins, in collaborazione con l’Istituto Culturale Ladino Micurà de Rű, nella sede di San Martino in Badia. “Corusc” è il titolo scelto dall’artista, Davide Brandlechner, i cui quadri saranno in mostra fino al 3 di settembre, ogni giorno dalle 10.00 alle 16.00. Brandlechner ha studiato legge all’Università di Innsbruck.Vive e lavora a Pieve di Marebbe, dove gestisce una trattoria e si dedica alla pittura nel tempo libero. I suoi dipinti rispecchiano, attraverso linee geometriche e una molteplicità di colori, la percezione dei luoghi e della cultura che lo circondano.

Il titolo della mostra è “Corusc”, colori. Qual è il motivo di questa scelta?

È stata la curatrice della mostra, Katharina Moling, a farmi delle proposte. Il titolo “corusc” mi ha convinto fin da subito, perché i miei quadri sono molto variopinti.

Sono molti i colori che usi per dipingere, l’azzurro, il verde, il giallo… Si tratta però soprattutto di colori freddi, il rosso si vede raramente. Perché?

Esiste in effetti un solo quadro dove compare il rosso e non verrà nemmeno esposto in questa mostra.

Non hai un buon rapporto con il colore rosso?

Il rosso è un colore che non mi piace particolarmente ed è per questo che non lo uso molto spesso. Il motivo per cui evito il rosso non lo so, proabilmente non è legato alla sfera razionale, ma a qualcosa di più profondo.

Il fatto di usare un colore piuttosto di un altro dipende quindi da un fatto più emozionale che razionale. Quando emozionale può essere, secondo te, la razionalità nell’arte?

Penso che nell’arte razionalità ed emozionalità stiano in rapporto di parità. Ci si ispira ad elementi razionali, ma poi subentra sempre una componente sentimentale.

Quando ti sei avvicinato alla pittura?

Dipingo fin da quando ero piccolo. A scuola i miei disegni prendevano sempre degli ottimi voti. Poi, quando sono andato a studiare a Bressanone, al Vinzentinum, ho imparato molto dal professor Mauerberger, grande appassionato d’arte. Dopo la maturità mi ero convinto di andare a Firenze per frequentare l’Accademia delle Belle Arti, ma per un banale ritardo la mia vita ha seguito un altro corso.

Infatti sei andato ad Innsbruck a studiare legge. Perché?

L’esame d’ammissione all’Accademia di Firenze era stato anticipato ed io non riuscii ad arrivare in tempo. Assolsi il servizio militare e dopodiché andai a Innsbruck a studiare legge. La passione per l’arte non l’ho mai abbandonata, infatti ho frequentato dei corsi estivi a Brunico e ho continuato a dipingere.

Da dove trai l’ispirazione?

Il mondo che ho intorno e l’ambiente in cui vivo sono le fonti principali di ispirazione.

Cosa comunicano i tuoi quadri?

Tramite la pittura voglio comunicare la tranquillità del mondo in cui vivo e di questi luoghi in cui l’anima trova il suo equilibrio.

Per te la pittura è un hobby, nella vita gestisci una trattoria e fai il cuoco. Quando riesci a ritagliarti i momenti per dipingere?

Ci sono dei periodi dell’anno durante i quali ho molto tempo per dedicarmi alla pittura. Ma in realtà i miei lavori non richiedono molto tempo. Quando mi viene l’ispirazione mi metto all’opera non ci metto molto a realizzare un quadro.

Quanto è importante per te esporre i tuoi quadri in questa mostra?

Questa mostra è molto importante per me poter esporre i miei quadri mi dà una grande soddisfazione, perciò vorrei ringraziare l’EPL – Ert por i ladins per averla organizzata.

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