Welcome to Bali #05: Bali Pura Tirta Empul ovvero il tempio dalle acque sacre

Durante le nostre perenigrazioni sulle strade balinesi tutto, in questo primo approccio, ci colpisce: oltre alla marea di macchine e motorini, ovunque sembra esserci moltissima gente. Perché siamo sulla strada principale, mi assicura Wayan, appena dietro non c’è più niente. Ai fabbricati bassi che ospitano negozi di vario tipo si alternano calcinacci di ogni sorta, e poi campi, le prime risaie, poi ancora case e negozi.

Poco a nord di Denpasar raggiungiamo il Tempio delle acque sacre, che subito percepiamo essere un luogo di intensa spiritualità.

Il tempio non è affollato, ma ci sono gruppi di fedeli giunti appositamente per fare il bagno in queste acque che per l’appunto sono considerate sacre. Indossando un apposito nastro in vita possiamo anche noi avvicinarci e seguire la fila di fedeli che piano si immergono nell’acqua, presentano le offerte e seguono la strada che porta alle diverse fontanelle da cui sgorga l’acqua sacra.

Più in là si sta celebrando una cerimonia “guidata” da un sacerdote e da diversi riti dei fedeli, con offerte, preghiere e il riso cosparso sulla fronte e sul petto. Mi piacerebbe conoscere il significato di questi gesti.

Quando la cerimonia finisce vengono raccolte in un contenitore le offerte rimanenti, e le famiglie vestite a festa si allontanano, allegre e fiere di essere state qui.

Appena fuori dal tempio, in acque a questo punto non più sacre, c’è chi fa il bucato, chinandosi su pietre dello stesso colore ma con una ritualità del tutto diversa, che parla di una fatica che noi non conosciamo più da anni.