Music

July 25, 2012

Ignite e Buster Shuffle, headliner di Rock In Dusty Valley

Marco Bassetti

Una due giorni di “rock nella valle polverosa”, Sarentino 27–28 luglio. Accanto agli headliner Ignite (sabato) e Buster Shuffle (venerdì), una miriade di altre band, piccole e grandi, locali e non. Questo è Rock In Dusty Valley.

Quattro ragazzi, che si sono fatti le ossa nei pub e nei club londinesi tra una sbronza e l’altra, un giorno decidono di contattare Ian Catskilkin degli Art Brut. Che non ci pensa su due volte e produce il loro disco di debutto: chitarra, pianoforte, contrabbasso e batteria, l’urgenza del rock di strada e la freschezza ska dei Madness. Si chiama Our Night Out e loro sono i Buster Shuffle. Saltellanti!

Per quanto riguarda gli Ignite, sembrava dovesse saltare tutto. Il frontman Zoli Téglás è collassato sul palco durante la performance dei Pennywise (di cui è cantante) al With Full Force Festival in Germania, poi finito all’ospedale e operato di ernia al disco. Sapendo come era andata a finire con l’esibizione dei Pennywise al Rock Im Ring, si temeva il peggio. E invece? Con una nota publicata su Facebook, il vocalist di origine ungherese rassicura i fan, passando la palla Jon Bunch dei Sensefield (altra band della scena hardcore californiana) che lo sostituirà per le prossime date europee. Tutto sistemato, energia garantita. Its’ only rock’n’roll!

www.rockindustyvalley.com

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Comments

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There are 3 comments for this article.
  • Francesca Rapallo · 

    prossimo festival…..

    si sono fatti le ossa nei pub e nei club londinesi tra una sbronza e l’altra…..

    Franz non valuta in base al tipo ai comportamenti/attitudini……….

    @che ne sai t che si sono sbronzati?

    siete mediapartner??????? ma censurerete anche qui i vostri collaboratori????”

  • Marco Bassetti · 

    gentile Francesca,
    la mia era una libera interpretazione della biogrfafia ufficiale della band, laddove si dice: “Formed in London by Jet Baker as a way of keeping warm and entertaining people in return for beer”. di solito alla seconda birra io tendo ad essere un po’ brillo, ipotizzo dunque che Jet Baker e soci, suonando nei pub londinesi “in cambio di birra”, qualche sbronza se la siano presa.

    comunque, per essere precisi, Franz “non valuta gli eventi in base al tipo di spettatori presenti e ai loro comportamenti/attitudini”, dove per “spettatori” si intende, più o meno, quelli che assistono ad uno spettacolo.

    buona giornata,
    Marco