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July 24, 2012

I love my room: dimmi com’è la tua camera e ti dirò chi sei

Franz

Qualche mese fa, in provincia, un concorso invitava i giovanissimi a fotografare le proprie camerette per raccontare, attraverso queste immagini, il proprio privato, il proprio regno, la propria “stanza tutta per sé”. Le foto sono arrivate a chi di dovere, che ha poi giudicato le più interessanti, arrivando, tra circa 100 partecipanti, alla rosa dei 12 vincitori: Ilaria Amadori, Daniela Capaldo, Elisa Critelli, Pascal Holzner, Judith Hüber, Martina Igini, Marina Multari, Elisabeth Nardin, Mirco Tenan, Elisa Zambarda, Valentina Zambito, Selene Ziino.
Quello che è interessante in questo progetto, è la possibilità di “conoscere meglio questa generazione di nativi digitali che utilizza nella vita di tutti giorni le tecnologie per rappresentare il proprio mondo. E’ stato interessante studiare, grazie al materiale fotografico raccolto, il loro modo di strutturare lo spazio e di interagire con gli altri anche nell’ambiente virtuale”, come ricorda il curatore del progetto Denis Isaia. Stanze piene di computer e libri, scarpe e magliette, biglietti di concerti e poster della star più amata. Letti sfatti e letti ordinati, fotografie delle vacanze e messaggi d’amore. Riviste e sedie piene di vestiti da lavare. Questo è il mondo dei giovani visto da dentro, che più dentro non si può, queste le camere che assomigliano poi molto alle nostre. Stanze che raccontano vite, vite che si raccontano dentro stanze, in cui basta chiudere la porta ed il mondo è tutto lì. Quante volte, anche noi, ci siamo rifugiati nella nostra cameretta, quante volte abbiamo desiderato ripitturare le pareti come si tagliano i capelli, per ripartire in nuove avventure, quante volte abbiamo sognato, pensato, piano, dentro quei castelli fatti da quattro pareti che per qualche anno sono l’universo intero. E così, queste fotografie, oggi, ci raccontano una e molte storie, che sono nuove e vecchie insieme, che sono belle allegre e sofferte, che sono oggetti che sono mondi.
Qui sotto, alcune foto delle camere vincitrici, e qualche domanda a bruciapelo, fatta ai loro proprietari. Per guardare, oltre che attraverso le immagini, nelle stanze tutte per sé di questi nativi digitali che a noi tanto assomigliano.

Elisa Zambarda, 19, liceo linguistico Carducci. Ha vinto per la voglia di indagare il proprio spazio personale attraverso uno sguardo attento e accurato.

Cosa vorresti fare da grande? Classica domanda alla quale non si sa rispondere…. Comunque il prossimo anno vado a studiare architettura e poi si vedrà!

I tuoi hobby, le tue passioni? Kickboxing, fare fotografie, musica cinema e divertirsi!

La tua camera in 5 parole Colorata, disordinata, eclettica, personale e spaziosa!

Nella tua camera, qual è la cosa che ami id più? Quella che invece vorresti cambiare? Mi piace avere un bagno mio, una tv, il pc e tutto quello che mi serve e una stanza armadio però la stanza armadio è piccola e mi piacerebbe avere più spazio per i vestiti!

Quando sei nella tua camera ti senti … “a casa” e in un posto tutto mio!

Quali le cose che fai più spesso e più volentieri nella tua camera? In camera mia tutto, cioè invito le amiche, ma allo stesso tempo è un luogo di studio, di relax e di svago!

Come accogli amici e famiglia, se li accogli, nella tua camera? La mia famiglia non entra spesso in camera mia perchè ognuno sta nel suo spazio vitale diciamo! Le mie amiche vengono spesso a dormire o a passare il tempo!

Perché hai pensato di partecipare al concorso? Se ne ho la possibilità perchè non partecipare? Mi piace fare fotografie e ogni occasione è buona per un po’ di motivazione, suspance e fantasia! Non puntavo a vincere sinceramente, volevo solo partecipare perchè mi sembrava divertente e così ho deciso di fare qualche foto durante le vacanze!

Perché pensi di che la tua camera abbia colpito la giuria? Sinceramente non lo so! Non sapevo quali fossero i criteri di valutazione e quindi ho mandato diverse foto cercando di dare una visione complessiva! Alla premiazione ho capito che la mia foto era piaciuta perché mostra come siano cambiate le camerette oggi! È anticonvenzionale diciamo! Una foto con più di 100 paia di scarpe disposte su una libreria…

Selene Ziino, 19 anni, classe V presso l’IPSCT Falcone e Borsellino a Bressanone. Ha vinto per il suo desiderio di raccontare lo spazio personale attraverso uno sguardo libero.

Cosa vorresti fare da grande? Come professione per un futuro sicuro l’insegnate di educazione fisica, ma se diventassi una fotografa non mi dispiacerebbe.

I tuoi hobby, le tue passioni? Fotografia, lettura, scrittura, nuoto, corsa, bici.

La tua camera in 5 parole. Piccola, ordinata, comoda, accogliente, anticonvenzionale.

Nella tua camera, qual è la cosa che ami di più? Quella che invece vorresti cambiare? Amo il tappeto morbido. Vorrei cambiare il colore delle pareti.

Quando sei nella tua camera ti senti … mi sento libera.

Quali le cose che fai più spesso e più volentieri nella tua camera? Posso fare tutto nella mia camera, ma preferisco ascoltare musica e leggere o scrivere.

Come accogli amici e famiglia, se li accogli, nella tua camera? Li accolgo normalmente, non costruisco uno scenario, presento la mia camera così com’è.

Perchè hai pensato di partecipare al concorso? Perché la fotografia è una mia passione.

Perché pensi di che la tua camera abbia colpito la giuria? La mia camera è semplice, era lo stile (l’angolazione più che altro) della foto che ho fatto che ha attratto.

Ilaria Amadori, 18, studentessa presso il liceo linguistico europeo Marcelline (BZ). Ha vinto per una narrazione carica di rimandi impliciti, in grado di suggerire una forte intensità psicologica e sintetizzare la funzione di mediazione fra mondo interno ed esterno proprio della camera.

Cosa vorresti fare da grande? Mi piacerebbe molto fare la dottoressa. Inizialmente avevo in mente di diventare chirurga o veterinaria ma sto realizzando che mi è troppo complicato a causa del poco materiale affrontato a scuola per la facoltà. Ora, invece, sono indecisa tra ostetrica e psicologa anche se sono più propensa all’ostetricia in quanto penso che la nascita di un neonato sia un evento unico ed importante.

I tuoi hobby, le tue passioni? La mia passione più grande è il canto. Amo cantare sin da quando frequento l’asilo nido. La mia nonna, inoltre, che, purtroppo, non è più con noi, era una cantante lirica in un coro. Attualmente ho appena finito un corso di canto di 4 anni e, in futuro, spero di poter avere anche una qualifica come cantante! Un’altra mia passione, invece, è l’accudimento degli animali. Infatti, sono volontaria da parecchi anni presso varie associazioni che aiutano animali abbandonati o destinati alla soppressione. Per non parlare del mio cane, Ronnie, che amo con tutto il mio cuore! Quindi, i miei hobby sono la musica, gli animali e leggere.

La tua camera in 5 parole. bella, accogliente, originale, femminile e unica

Nella tua camera, qual è la cosa che ami id più? Quella che invece vorresti cambiare? La cosa che amo di più nella mia camera è sicuramente il panorama che si vede dalla finestra ma anche il colore viola presente in varie zone della camera. La cosa che cambierei, invece, è la grandezza: non è grandissima e preferirei averla più grande e senza le travi del soffitto così basse.

Quando sei nella tua camera ti senti … A mio agio. Mi sento tranquilla e sento di essere in un posto sereno dove sono sicura.

Quali le cose che fai più spesso e più volentieri nella tua camera? Sto con i miei amici e col mio ragazzo a giocare, canto, coccolo il mio cane, leggo e gioco a computer.

Come accogli amici e famiglia, se li accogli, nella tua camera? Accolgo parenti e amici nella mia stanza facendoli sedere su una delle due sedie che ci sono o sul letto, chiacchierando del più e del meno o scherzando con loro.

Perchè hai pensato di partecipare al concorso? Ho deciso di partecipare al concorso in quanto ero curiosa di vedere le altre camere dei miei coetanei e anche perché penso di avere una stanza gradevole e originale.

Perché pensi di che la tua camera abbia colpito la giuria?  Penso di aver vinto con la mia camera in quanto si distingue da tutte le altre e la ritengo speciale oltre che personale avendo molte foto e/o ricordi di me attaccati sui muri della stanza.


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