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July 22, 2012

This is Drodesera We Folk! #02: i 3 atti pubblici di Motus alla Centrale

Claudia Gelmi

Dopo una residenza appena conclusa negli spazi della Centrale Fies di Dro, la compagnia romagnola Motus di Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande debutta e apre oggi il festival Drodesera con i tre lavori site specific W. 3 atti pubblici. Con il primo dei tre atti, When, presentato nei giorni scorsi a Fies, il festival di performing art inaugura così la sua trentaduesima edizione dal titolo We folk.

Daniela Nicolò, a cosa avete lavorato durante la residenza alla Centrale di Fies e cosa vedrà il pubblico?

“Abbiamo lavorato a un nuovo progetto di ricerca finalizzato alla realizzazione dello spettacolo che debutterà a maggio 2013. Ci prendiamo sempre dei tempi di ricerca e di esplorazione dei luoghi molto lunghi. Fies è il posto perfetto per sviluppare alcuni argomenti che ci interessano. A Drodesera presenteremo tre “atti pubblici”. Il primo, When, consiste in una riflessione sul tempo e sul controllo del tempo, sulla sorveglianza, a partire dai libri di Michel Foucault Sorvegliare e punire: la nascita della prigione e di Philip Dick Un oscuro scrutare. Si tratta di una performance che vedrà in scena Silvia Calderoni ed Enrico Casagrande. Il secondo, è un lavoro sui luoghi liberati, restituiti, che fuggono alla sorveglianza. Sarà una conferenza-performance alla quale abbiamo invitato a partecipare alcuni ragazzi di Macao di Milano, Sale Docks di Venezia e Teatro Valle e Cinema Palazzo di Roma. L’ultimo atto, è un’installazione-azione con il pubblico, che riguarda l’idea dell’anonimato, ovvero la scelta di essere parte di una moltitudine, di una totalità, da cui non emerga l’Io: riguarda il fare massa lasciando alle spalle gli egocentrismi”.

Che idea vi siete fatti delle nuove realtà culturali occupate, o liberate, in Italia? Vedete delle potenzialità per il futuro in queste nuove forme di organizzazione e creazione?

“Abbiamo respirato una bellissima energia, anche rispetto a questo buio momento che attraversa l’Italia. Gli organizzatori e gli artisti di questi luoghi sono giovani che stanno cercando un nuovo linguaggio, un nuovo lessico, in una logica diversa da quella dei centri sociali. C’è impegno, dedizione, desiderio di ripensare i rapporti con le città, con il pubblico, con i beni comuni. Anche il pubblico che frequenta questi spazi è diverso, nuovo. Vedo una grande potenzialità nei nuovi modelli di organizzazione e di creazione: la gestione orizzontale può favorire formule nuove in questo Paese. Siamo contenti di aver portato alcuni di loro a Drodesera, che non è solo un festival-vetrina, ma produce e fa conoscere”.

Dopo aver indagato la rivolta e le forme di resistenza contemporanee con il progetto Antigone, verso quali tematiche vi condurrà lo sviluppo del nuovo spettacolo?

“Questo lavoro parte proprio dalle domande che chiusero Alexis (spettacolo conclusivo del progetto Antigone, ndr): “E adesso, cosa succederà?” Si tratta di un’interrogazione sul futuro. Il titolo provvisorio è Animale politico. Vogliamo lavorare a una drammaturgia fatta di contributi di molti luoghi e forme possibili di resistenza, visioni utopiche, altre. Vogliamo fare una riscrittura del linguaggio nuovo che sta emergendo: in reazione al negativismo totale, vi è una ricerca di altre forme e, da parte nostra, un incredibile ottimismo”.

Silvia Calderoni da qualche anno è la performer che caratterizza i vostri lavori e che con la sua straordinaria presenza scenica ha fornito agli spettacoli un’identità imprescindibile da lei.  Qual è il vostro rapporto, dal punto di vista creativo?

“Nel nostro percorso artistico abbiamo sempre avuto un terzo referente con il quale instaurare un dialogo privilegiato. Ormai da quando c’è Silvia, lavoriamo in tre, in un confronto creativo totale. Abbiamo vissuto e condiviso le esperienze insieme e il dialogo è bellissimo, pur con la libertà del confronto”.

Ancora foto e video su http://www.b-fies.it/2012_drodesera/index.html il diario multimediale del Festival

Pubblicato su Corriere dell’Alto Adige del 20 luglio 2012

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