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June 19, 2012

Giornata Mondiale del Rifugiato: incontriamoci tutti in Piazza Walther

Anna Quinz

Aminur ha 20 anni. A 16 anni è partito da solo (non per piacere o vacanza) dal Bangladesh, sua terra natale. Dopo la Libia, il mare, Lampedusa e Taranto è arrivato a Bolzano. Qui vive in via Macello, insieme ad altri tanti ragazzi giovani come lui o poco più vecchi, che sono a loro volta partiti lasciando dietro di sé le loro case, le loro famiglie, le loro terre. Aminur, e gli altri, vivono qui, in attesa (e nella speranza) di avere il permesso di soggiorno, documento tanto agognato, che permetterà loro, prima di tutto, di lavorare.

La sua storia Aminur, giovane uomo sempre con il sorriso sulle labbra, l’ha raccontata alcuni giorni fa ad un gruppo di studenti attenti e attoniti, in visita alla mostra “100 quadri in attesa di documenti”, nella quale anche lui è uno degli “artisti” coinvolti. Aminur, raccontando, nel suo italiano sorridente (ma parla tante altre lingue, Aminur, non solo la sua e l’italiano), si emoziona, ma mai perde la luce che ha negli occhi, e come un’onda, la passa a tutti noi, che seppur commossi, riusciamo a sorridere con lui. Un momento davvero forte quello che in pochi minuti ci ha regalato Aminur, che alla domanda, di ragazzi più o meno della sua età, “cosa vuoi per il tuo futuro?”, risponde candidamente “vivere”.

Domani 20 giugno, Aminur, insieme ai suoi compagni del centro profughi, sarà in Piazza Walther (dalle 15 alle 20), per incontrare Bolzano e i bolzanini, in occasione dell’importante Giornata Mondiale del Rifugiato. Una giornata da dedicare ad Aminur e ai ragazzi come lui, che prima di tutto desiderano vivere. E lavorare. Perché in fondo, anche se noi spesso ce lo dimentichiamo, lavoro significa vita.

In piazza domani, succederanno molte cose. Uno spettacolo teatrale di giovani bolzanini, racconterà una storia, ma anche Aminur e i suoi compagni, racconteranno “100 storie dientro ai quadri in attesa di documenti”. I ragazzi del centro infatti, hanno raccontato storie, fiabe e leggende del loro paese di origine, all’attrice Chiara Visca, che le ha scritte e restituite ai legittimi proprietari, che domani in piazza, le racconteranno a tutti coloro che vorranno ascoltarle.

E poi ci sarà la Flüchtlingshütte – Rifugio del Rifugiato, un progetto ideato per favorire l’incontro tra i cittadini di Bolzano ed i richiedenti protezione internazionale che vivono a Bolzano. Piazza Walter per un giorno diventerà un luogo che incoraggia la conoscenza reciproca ed il dialogo tra gruppi di persone che nella loro vita quotidiana spesso vivono vite parallele che soltanto raramente si incrociano. Lo spazio verrà creato dai partecipanti e anche le attività proposte e svolte al suo interno saranno condotte da loro. Ogni partecipante porterà con sè un oggetto che rappresenta una tematica da lui sentita attuale ed impellente. L´oggetto sarà così punto di partenza per una riflessione comune ed una condivisione della tematica affrontata. L’oggetto serve a suscitare curiosità nei passanti e a conferire sicurezza ai partecipanti per istaurare un dialogo.

Dialogo, dunque, la parola chiave della giornata. Una piazza, che, come per sua definizione, diviene luogo di incontro e scambio, luogo dove parlare e ascoltare, dove conoscersi e conoscere storie e culture lontane, luogo dove anche, speriamo, offrire e trovare un lavoro. Perché il lavoro è vita, e il futuro, è vivere.

Per tutta la durata delle attività, Franz sarà in piazza Walther con una speciale diretta da FranzPlatz. Se non potete passare, seguiteci live!

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