Da qualche settimana si ripetono gli attacchi alle cooperative attive nel settore cultura, in particolare contro la Cooperativa 19, ma anche contro Franzmagazine. Le critiche a Franzmagazine e alle scelte dell’assessorato alla cultura sono ovviamente, come tutte le critiche, più che legittime. Ci si permetta di spiegare alcune cose a chi le ha mosse, in particolare a Sandro Forcato de La Comune.
1. FranzLab è una cooperativa sociale, nata un anno fa dopo l’esperienza associativa “schrank”, che aveva dato vita al magazine free press cool_schrank e al primo anno di vita di Franzmagazine. La principale attività di FranzLab è il magazine online franzmagazine, che da 2 anni si occupa di comunicazione culturale sul territorio, da Innsbruck fino a Rovereto. La cooperativa non ha dipendenti, i soci, come anche i collaboratori, sono perlopiù volontari, che svolgono il lavoro redazionale per franzmagazine perché credono in questo progetto, perché vedono in esso uno spiraglio importante per la cultura della nostra terra. Franzmagazine, e lo potete vedere ogni giorno sul web, è un comunicatore, che cerca di portare nuove prospettive e visioni rispetto alla politica culturale e agli eventi, è bilingue e dà spazio ad ogni tipo di ente, associazione, istituzione o singolo che svolga sul territorio un’attività culturale importante o interessante. Le pagine di Franz sono aperte ad ogni progetto, dal più istituzionale al più alternativo, da quelle dell’assessorato a quelle di Forcato, da quelle del Cineforum a quella della più piccola associazione appena nata. Cosa più volte dimostrata, anche attraverso (oltre che dai numeri degli accessi al sito – superata quota 10.000 visitatori unici) dall’attiva e variegata partecipazione agli eventi (aperitivi, feste) che Franz ha organizzato.
Franz è pertanto uno strumento di supporto comunicativo per le associazioni e per tutti gli attori della scena culturale, senza distinzioni se non qualitative. Il sistema di collaborazioni e partnership messo in atto da Franz, con duro lavoro, che non vede week end o nottate, e che comunque rimane volontario (solo una persona all’interno della cooperativa percepisce un piccolo stipendio, pur senza assunzione, dunque, se un mese i soldi non ci dovessero essere, lo stipendio salta), dimostra la volontà di creare una rete vera e attiva sul territorio, perché è solo con la partecipazione e lo scambio, che –noi di Franz – crediamo si possa crescere e migliorare, tutti insieme.
2. FranzLab come detto si basa principalmente sul lavoro volontario. I più di 60 collaboratori, italiani e tedeschi, altoatesini, trentini o nord tirolesi lavorano con Franz perché credono nel progetto. Franz fornisce servizi di comunicazione, e lì dove possibile, questi servizi (realizzazione video, foto, live blogging, approfondimenti ecc) vengono venduti a chi è interessato, così da permettere una minima sopravvivenza della cooperativa, il pagamento dell’affitto, le utenze. Franz è e desidera rimanere un media libero e indipendente, così da poter esprimere al meglio le esigenze, anche critiche, del territorio e dei suoi attori culturali.
3. Per quanto concerne lo specifico caso dei progetti per la candidatura a capitale per la cultura, appena l’idea è stata ventilata Franzmagazine ha sostenuto la positività del progetto molto, molto prima che l’assessorato alla cultura italiana destinasse un budget. Quando questo budget c’è stato, Franz, come altri ha partecipato a un regolare bando presentando alcune proposte per iniziare a diffondere l’idea tra la popolazione. I servizi offerti da Franz in questo senso, e il relativo pagamento ottenuto dall’assessorato (50 mila euro nel 2011, 14 nel 2012), sono stati regolarmente portati a compimento (4 mediometraggi realizzati con tre videocamere e regia, due numeri speciali in edicola con Ff, aggiornamento del blog ecc), avvalendosi di contributi professionali in buona parte di persone esterne alla cooperativa (video maker ad esempio). I soldi ricevuti per i servizi prestati, pertanto non sono serviti, se non in minima parte, a coprire le spese ordinarie di ufficio, dei soci, e delle persone che ogni giorno senza mai perdere entusiasmo, lavorano assiduamente alla crescita del progetto. Il lavoro principale di Franz è il sito franzmagazine.com, la redazione degli articoli e dei contenuti, la creazione di momenti di scambio e di dibattito, il racconto degli eventi culturali, ecc. Il progetto di candidatura, pertanto è solo una minima parte delle attività della cooperativa.
4. Franz opera nella più totale trasparenza. Se qualcuno (Forcato, altri presidenti di associazioni e cooperative, i giornalisti che hanno scritto dell’argomento…) avesse interesse a verificare i nostri conti può rivolgersi alla redazione (info@franzmagazine.com), e gli saranno mostrate tutte le carte richieste per capire a chi sono andati i soldi e a fronte di quale lavoro svolto. Ci chiediamo, però, se l’eventuale richiedente sarebbe disposto a fare lo stesso, con i propri conti.
Anna Quinz, Presidente della Cooperativa FranzLab
Kunigunde Weissenegger, Vicepresidente della Cooperativa FranzLab
Fabio Gobbato, Direttore responsabile di Franzmagazine